Perugia,28 giugno 2016 - Una donna ciondola su una panchina in stato d’incoscienza, un uomo è steso sopra alcuni cartoni. Il giaciglio di una notte e non solo. E non sono gli unici (nella foto). Ed ancora: cestini trabordanti di rifiuti, scatoloni accatastati in un angolo, bottiglie, cartacce, cabine telefoniche imbrattate e usate come un wc. Siamo nel giardinetto davanti ai Tre Archi, l’ingresso al Borgo Bello, uno dei quartieri più operosi della città, finito nel degrado. A pochi metri da questa corte dei miracoli ci sono negozi e ristoranti con i tavoli all’aperto, gente che si rilassa o che lavora, ma che non può far finta di non vedere quello spettacolo che parla di degrado e di disperazione. «Non pretendiamo chissà quali misure di sicurezza dalle forze dell’ordine – dice un commerciante – perché quei disperati spesso sono innocui e non fanno male a una mosca. Però un po’ più di vigilanza, almeno per far rispettare il decoro o le norme igieniche più elementari sarebbe opportuna. Non guasterebbe – conclude un passante – un po’ più di cura e attenzione al verde (erbacce e spazzatura fanno da padrone), da parte dell’amministrazione». La segnalazione de La Nazione non è rimasta inascoltata. Questa mattina infatti una squadra della Questura ha rintracciato e identificato due senza tetto già affidati ai servizi sociali, ai quali era stata data una casa popolare, ma alla quale hanno rinunciato. I due sono stati sgomebrati. Si è poi proceduto a ripulire tutta l'area.
CronacaGiardinetto dei Tre Archi, la questura sgombera due senza tetto