Nominati i manager della Sanità regionale, ma la Giunta-Marini scricchiola

Scontro nell’esecutivo: scelte fatte in assenza dell’assessore Barberini che è a un passo dalle dimissioni

EX ALLEATI La presidente della Regione Catiuscia Marini e l’assessore Luca Barberini

EX ALLEATI La presidente della Regione Catiuscia Marini e l’assessore Luca Barberini

Perugia, 16 febbraio 2016 - LA GIUNTA REGIONALE ha nominato i nuovi direttori generali delle aziende ospedaliere e sanitarie umbre il cui incarico decorrerà dal 1 marzo. Emilio Duca guiderà l’Azienda ospedaliera di Perugia Santa Maria della Misericordia; Maurizio Dal Maso l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni; Andrea Casciari l’Unità sanitaria locale Umbria 1; Imolo Fiaschini l’Unità Sanitaria Locale Umbria 2. Dopo una «attenta valutazione» di tutti i 108 curricula pervenuti la Giunta regionale - si legge in un suo comunicato - ha deciso di «privilegiare le esperienze professionali e manageriali espresse dai candidati alla nomina nell’ambito dell’organizzazione e gestione del servizio sanitario nazionale, con particolare riferimento alle competenze esercitate precedentemente nell’ambito delle direzioni generali o sanitarie o amministrative di aziende sanitarie o ospedaliere». «La Giunta regionale - prosegue la nota - ha inoltre deciso di adottare il criterio del rinnovamento e della rotazione delle competenze professionali, procedendo al cambio di tutti i vertici delle quattro aziende ospedaliere e sanitarie dell’Umbria. Si è deciso altresì di dare valore anche alle conoscenze e competenze di una parte del management sanitario, ricompreso nell’elenco dei candidati, che aveva saputo esprimere nelle diverse fasi della programmazione e gestione del servizio sanitario in Umbria capacità e risultati».

LE NOMINE sono avvenute in assenza dell’assessore alla Sanità Luca Barberini, che ora è a un passo dalle dimizzione. Gli stessi consiglieri dell’area Dem hanno firmato un docuemnto congiunto in cui tuonano: «In momenti come questi il metodo da utilizzare dovrebbe essere quello di una maggiore condivisione, in grado di portare a delle scelte che rispondano a quell’esigenza di rinnovamento e discontinuità richiesta dalle aspettative e dalle necessità dei cittadini. La strada che si vorrebbe imboccare a Palazzo Donini è invece un’altra, con scelte improntate alla conservazione e alla continuità. In questo contesto rimaniamo disponibili al confronto per assicurare il governo regionale, facendoci allo stesso tempo portatori di istanze di cambiamento vero. È proprio questa necessità che intendiamo ribadire, non facendone una questione di nomi ma ponendo l’attenzione sull’approccio ad un settore che tocca da vicino i bisogni dei cittadini». E poi: «In questo contesto non possiamo poi evitare di citare il caso Orlandi – sottolineano i consiglieri Porzi, Barberini, Guasticchi, Smacchi e Brega -, nomina decisa dalla giunta regionale in nottata, nonostante l’assenza dell’assessore alla Sanità. Questo nome pur riconoscendo le sue qualità, non corrisponde certo all’auspicato rinnovamento e alla discontinuità necessaria».