La ‘lezione’ di Spada: «Adesso lascio ai giovani»

Clamorosa decisione del direttore del Todi Festival dopo il trionfo dell’edizione 2015

Todi, 31 agosto 2015 - SOLO I GRANDI riescono a lasciare all’apice del successo. In un’Italia in cui nessuno rinuncia alla poltrona, sia pure meritatissima, lui Silvano Spada, direttore artistico del Todi Festival che ha creato e poi riportato al massimo splendore (l’edizione di quest’anno è di quelle da incorniciare), ha annunciato a sorpresa la volontà di farsi da parte per lasciare spazio ai giovani. «Mi piacerebbe che a occuparsi del Festival – dice – fossero proprio dei giovani tuderti. In questi anni ho avuto modo di lavorare con dei ragazzi molto bravi, capaci, li ho aiutati a crescere e continuerò a farlo ovviamente. Ma adesso è il momento di farsi da parte per far sì che queste personalità possano svilupparsi compiutamente. Il Festival sarà in buone mani».

Una decisione inderogabile o soggetta a ripensamenti?

«Inderogabile – conferma –. Todi Festival 2015 ha ottenuto un successo clamoroso, seguito da tutta la grande stampa nazionale e non solo, dalle tv, dai media, dal web e ne sono fiero. Teatri esauriti fino all’inverosimile con prenotazioni da tutta Italia e file ai botteghini. E’ stata una ‘Festa del Teatro’, con il Teatro gratis per tutti che ha consentito a moltissimi giovani e meno giovani che non ne avevano avuto l’opportunità di ‘scoprire’ il Teatro e, magari domani, di frequentarlo, pagando il biglietto: questo era il mio scopo».

Una bella ‘lezione’ per tutti quella di Spada che naturalmente ha già altri progetti in mente.

«Ovvio. Non vivo di Todi Festival. Ma – ripete –, questo mi sembra il momento giusto per lasciare spazio ai giovani. Tutti lo dicono e poi nessuno lo fa. Il futuro passa da loro. Dico alle istituzioni che ringrazio ovviamente: Comune e Regione con la presidente Catiuscia Marini in primis, protesa a garantire all’Umbria il ruolo di capitale della cultura in Italia, che considererei un reato morale, politico oltre che culturale disperdere un patrimonio come il Todi Festival. Quando, tre anni fa, il sindaco Carlo Rossini, mi ha chiesto di riprendere la direzione artistica per il rilancio, per amore di Todi, mi sono reso disponibile per due, tre anni al massimo. Il successo del Festival, per Todi e per l’Umbria è tornato ‘alla grande’ e oggi quel ciclo si chiude perché, da sempre, sono convinto che si debba lasciare spazio ai giovani e favorire il loro ingresso nei punti chiave, nello spettacolo come in tutti gli altri settori, auspicando il successo di nuove realtà e nuove professionalità. Credo che i giovani e non altri, debbano essere i protagonisti del futuro Todi Festival: giovani che abbiano il coraggio di impegnarsi e di rischiare, preferibilmente umbri – ribadisce – e possibilmente tuderti, ai quali potrò essere vicino per trasferire loro un prezioso patrimonio artistico e organizzativo. Todi può continuare a svolgere il suo ruolo di protagonista del Teatro e nello spettacolo, solo sperimentando, innovando, immergendosi sempre più nel web, perché tutte le altre arti, dalla musica classica al jazz, dalla lirica alla danza, al cinema, in Italia sono già rappresentate ai massimi livelli e non ci sono spazi per velleitarismi».

Ma il suo futuro?

«Sarò impegnato negli altri miei progetti teatrali, ma continuerò sempre – conclude –, a tifare per Todi e per l’Umbria».

Donatella Miliani