Perugia-Ternana: L'allerta delle forze dell'ordine. "Attenzione a possibili infiltrati"

Vertice operativo per garantire la sicurezza. Ecco le misure / LA PROTESTA PER I BIGLIETTI LIMITATI

La riunione del Gos

La riunione del Gos

Perugia, 21 novembre 2014 - SARANNO un migliaio (compresi gli operai Ast invitati) i tifosi della Ternana che, domani pomeriggio, arriveranno al ‘Curi’ per assistere al derby. Giungeranno a bordo di pullman, saranno controllati alla partenza e scortati dalla polizia durante il viaggio. Il Gruppo operativo per la sicurezza da settimane prepara l’evento nonostante il clima apparentemente più disteso tra le opposte tifoserie, anche considerando la solidarietà dimostrata dai perugini agli operai dell’Ast. Ma si continua a considerare il match come un «incontro ad alto rischio». 

NON SONO da sottovalutare neppure i recenti scontri avvenuti a Roma tra la polizia e il corteo dei lavoratori ThyssenKrupp. L’allerta è massima, al momento non si può neppure escludere che al «Curi» arrivi qualche ‘infiltrato’ intenzionato a sfruttare la confusione della partita per commettere atti di teppismo. «Gli eventi di Roma nascono in un contesto diverso — spiega il vicario Paolo Sirna —. Ci stiamo comunque impegnando tutti per evitare momenti critici. Devo dire però che i tifosi rossoverdi coi quali mi sono incontrato mi sono sembrati assolutamente responsabili». 

PARLA INVECE di «governare l’ordine pubblico» il questore Carmelo Gugliotta: «Perugia deve far bella figura in Italia, il nostro dovere è contemperare le esigenze degli sportivi che vanno a godersi la partita con altre situazioni che potenzialmente possono mettere tutti in difficoltà». E’ sembrata una scelta coraggiosa quella di consentire la trasferta ai tifosi rossoverdi. 

NEGLI ULTIMI nove anni Perugia-Ternana si è disputata solo due volte: disordini e tafferugli si sono registrati perfino quando agli ospiti venne inibita la trasferta (marzo 2009, al botteghino durante il ritiro degli accrediti sponsor). La ‘sfida’ di Gugliotta è proprio questa: «Vogliamo che allo stadio tornino le famiglie, nonostante le partite a rischio. Certo, sarebbe bene che i tifosi di casa non arrivassero all’ultimo minuto ai cancelli». «Il problema — aggiunge il capo di gabinetto, Salvatore Barba — è che il ‘Curi’ è stato costruito quando Pian di Massiano era zona di campagna. Ora è pieno di palazzi, dunque dobbiamo garantire alla gente di poter raggiungere l’ospedale, andare al mercato e muoversi liberamente nei quartieri». 

Enzo Beretta