Centrale dello spaccio tra Perugia e Bastia: nove arresti

Operazione della Guardia di Finanza che ha concluso un'indagine di sei mesi con il sequestro di 7 chili di marijuana. Altre tre persone denunciate, tra le quali anche un minorenne

La Guardia di Finanza in azione (Cavalleri)

La Guardia di Finanza in azione (Cavalleri)

Perugia, 17 luglio 2014 - Nove persone arrestate, cinque di nazionalità italiana e quattro albanese. L'accusa è di spaccio di sostanze stupefacenti. E' il bilancio di un'operazione della Guardia di Finanza di Perugia durata sei mesi e che, secondo gli inquirenti, ha portato allo smantellamento di un vero e proprio sodalizio criminale. Gli arresti si sono cncentrati tra Perugia e Bastia Umbra. Complessivamente sono stati sequestrati circa 7 chilogrammi e mezzo di marijuana, denaro contante per 8.000 euro, un Suv, diversi bilancini di precisione e telefoni cellulari. Nel corso dell'indagine tre persone, tra cui un minorenne, sono state denunciate a piede libero per detenzione ai fini di spaccio, e altre quattro sono state segnalate alla prefettura di Perugia per il consumo di sostanza stupefacente. Sono anche state ritirate tre patenti per guida sotto l'effetto di sostanza stupefacente. Sono inoltre state segnalate alla locale Procura due donne straniere risultate non in regola con i documenti di soggiorno una delle quali, denunciata anche per possesso di documenti falsi, è stata accompagnata al Cie di Roma e successivamente rimpatriata in Bielorussia. Infine uno degli albanesi, peraltro già arrestato in flagranza di reato, è stato successivamente destinatario anche di ordinanza di misura cautelare in carcere per sfruttamento della prostituzione. La complessa attività d'indagine, che si è sviluppata attraverso le tradizionali tecniche investigative, comprese le intercettazioni telefoniche e ambientali, ha riguardato la zona tra Perugia, Assisi e Bastia Umbra anche sulla base di quanto emerso dalle attività di prevenzione svolte nelle scuole con l'aiuto di unità cinofile. In particolare - secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza - la sostanza stupefacente era piazzata da giovani pusher italiani che si approvvigionavano presso cittadini albanesi da tempo residenti nel territorio del capoluogo, uno dei quali risulta aver movimentato diversi chilogrammi di marijuana al mese: nel corso della perquisizione nella sua abitazione, infatti, sono stati trovati, ben nascosti, 6 chilogrammi di marijuana in panetti da 2 kg ciascuno, pronti ad essere commercializzati. Lo stesso - secondo gli investigatori - sfruttava le due donne straniere, dell'Est europeo, che adescavano i clienti per strada ed avevano nella disponibilita' due appartamenti gestiti dall'albanese, il quale tratteneva la meta' dei proventi derivante dall'attività di prostituzione.