"Passato e contemporaneità: architettura e arte tra storie di vini e dinastie"

Venerdì a Palazzo Farrattini di Amelia l’incontro con l’architetto Giovanna Signorni e «Antonio Sangallo il Giovane»

ORGANIZZATRICE Nella foto Rita Rocconi (seconda da sin) con l’architetto Paolo Leonelli e  Tiziana Frescobaldi

ORGANIZZATRICE Nella foto Rita Rocconi (seconda da sin) con l’architetto Paolo Leonelli e Tiziana Frescobaldi

Amelia 28 luglio 2015- Una passerella di grandi dinastie del vino: Borghini Baldovinetti, Cinelli Colombini, Frescobaldi, Ricasoli raccontano un passato di vigne, castelli, scrittori,musicisti, nobiluomini, santi e avventurieri. Gli incontri avvengono a Palazzo Farrattini ad Amelia, progettato nel Cinquecento da Antonio da Sangallo il Giovane e recentemente tornato all’originario splendore grazie al lavoro e alla passione dei discendenti Ettore Bartolomeo e Maria Claudia Farrattini Pojani, che si sono impegnati in questi anni nel recupero di questo importante monumento, rendendolo fruibile alla comunità, affittandolo per eventi e per ospitalità come residenza d’epoca. La Famiglia Farrattini, notabili di Amelia già dalla fine del trecento, hanno tra i discendenti un insigne cardinale con posizioni di rilievo nella Curia Romana nel cinquecento. Da Bartolomeo II Farrattini, infatti, deriva il nome di Via Frattina a Roma, all’inizio della quale sorgeva il suo palazzo di residenza e sempre per la sua presenza a Roma, l’antistante piazza, che oggi è Piazza di Spagna, al tempo si chiamava Piazza d’Amelia. Insomma un’antica dinastia umbra che ospita per 4 venerdì di luglio altrettanto nobili dinastie toscane di viticoltori. Inoltre in occasione dei 4 eventi le sale del palazzo sono state trasformate in gallerie d’arte con opere di Andy Warhol, Keith Haring, Ugo Nespolo e Piero Dorazio, grazie al prestito di due collezionisti folignati, Cesare Pippi e Andrea Damiani e con la collaborazione di Fantauzzi Arredamenti sono stati inseriti importanti oggetti di design di grandi maestri prodotti da Cassina e Flos. Il progetto è «Tra passato e contemporaneità:architettura e arte tra storie di vini e dinastie» promosso dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Terni e il Centro Studi Ridolfi e curato da Rita Rocconi dello Studio Artemis. «Vogliamo celebrare i grandi architetti legati all’Umbria, afferma Marco Struzzi – Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Terni –, all’interno di una cornice di storia, arte e di grandi vini». Venerdì 31 luglio alle ore 18 all’interno di Palazzo Farrattini l’incontro che vedrà la partecipazione dell’architetto Giovanna Signorini che parlerà di Antonio da Sangallo il Giovane e i vini saranno quelli della Cantina del Barone Ricasoli, che si potranno degustare durante la cena con inizio alle ore 21. Info: 333 7702 497