Pallanuoto Under 15, la Libertas Rari Nantes Perugia si tuffa nella storia

La formazione perugina conquista un traguardo importante e difficile, atteso ormai da quindici anni. Grande prova alle semifinali nazionali nella piscina «Scandone» di Napoli

Ecco i protagonisti

Ecco i protagonisti

Perugia, 19 luglio 2015 - Per la Libertas Rari Nantes Perugia pallanuoto, vincere il campionato Umbria-Marche è diventato negli ultimi anni un obiettivo ormai alla portata in tutte le categorie che proprio quest’anno hanno trionfato. Ma nella categoria Under 15 averlo fatto è stato un traguardo davvero importante e difficile, atteso ormai da quindici anni. Ma nell’entusiasmo generale di aver finalmente riconquistato il titolo e così l’accesso diretto alle semifinali nazionali (il Vela Ancona, arrivato secondo, nel successivo spareggio ha perso ed è rimasta a casa), il timore che riecheggiava nello spogliatoio era di non avere tutti i numeri per giocarsela alla pari con i temibili e blasonati avversari del girone (wp Modena - wp Roma – Posilipo - Muri Antichi Catania - Quinto Genova). Tutt’altro.

I ragazzi dell’under 15 si sono presentati con grande umiltà al cospetto del tempio della piscina «Scandone» di Napoli. Nelle semifinali nazionali del campionato italiano si affrontano, divise in quattro giorni, le 24 squadre più forti d’Italia, cioè le 18 vincitrici dei rispettivi campionati più le 6 vincenti degli scontri diretti tra alcune delle seconde e terze classificate. Bene, la squadra, guidata dal tecnico Lars Christian Regni, ha fatto capire all’Italia della pallanuoto che Perugia c’è. Dopo aver battuto 9 a 6 il Modena Pallanuoto (che ha vinto il campionato dell’Emilia Romagna), i giovani pallanuotisti grifoni sono scesi in vasca contro la wp Roma (che per la cronaca è arrivata seconda nel campionato Lazio dove militano 45 società mentre in quello umbro-marchigiano una decina) ed hanno giocato la partita perfetta: sotto di due goal dopo due tempi, hanno vinto 6 a 5 mostrando pallanuoto di altissimo livello.

La battuta d’arresto è arrivata contro la corazzata del Posillipo, probabile candidata alla vittoria finale del campionato italiano, una delle fucine della nazionale. Partita comunque lottata fino in fondo ma che ha visto gli umbri soccombere per 14 a 7. Ma il giorno seguente la LRN Perugia si è giocata nientemeno che la qualificazione diretta alla finale perché si è battuta con la squadra a pari punti del Quinto Genova. La sfida si è giocata alla pari, lottata per tutti i tempi, ogni palla, ogni contrasto, ogni recupero, senza un respiro, senza un attimo, ma purtroppo alla fine l’esperienza della titolata ligure ha avuto la meglio sul coraggio e sulla volontà dei perugini con un risultato di 9 a 4 per i genovesi. Perfino l’esperto giudice di gara presente a bordo vasca, al termine della gara ha raggiunto la panchina dei perugini per complimentarsi con ragazzi e tecnici per la partita e addirittura per rivelargli di aver dovuto designare l’arbitro più titolato del torneo per arbitrare quello che era diventato il big match del girone.

Nell’ultimo sofferto combattimento la LRN Perugia viene sconfitta di misura dalla Muri Antichi Catania per 9 a 7 che le consente così di raggiungerla in classifica a pari punti. Tre giorni indimenticabili dove per i ragazzi, i loro allenatori, i dirigenti e i genitori presenti e quelli a casa ma “online” con la piscina , hanno sofferto, pianto e gioito per le performance di questa squadra veramente speciale, che ha mostrato di essere un gruppo di “giovani professionisti” perché lo ha dimostrato in vasca e fuori, ricevendo complimenti da tutti. Una società che ormai da qualche anno sta portando il suo nome e quello della città nel paese della pallanuoto italiana, mostrando grandi capacità e che nella circostanza coglie l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor che hanno contribuito a sostenere gli impegni della stagione.

Questa la formazione: Carsughi, Milletti M., Arcangeli, Milletti T., Valobra, Pellegrini, Pennicchi, Fortunelli, Bartocci, Calandra, Marchesini, Sonaglia, Fucelli, Moretti, Morini.