Mercoledì 24 Aprile 2024

Palazzo Rossi Scotti resta vincolato: le «disattenzioni del Ministero»

Wladimiro De Nunzio bacchetta: «Servivano soldi per la giustizia»

CARENZE  Nelle cancellerieIL PRESIDENTE De Nunzio

CARENZE Nelle cancellerieIL PRESIDENTE De Nunzio

Perugia, 26 gennaio 2015 - LA BUROCRAZIA e le disattenzioni continuano a mettere i bastoni tra le ruote del funzionamento – anche in termini di sedi – della giustizia in Umbria. E’ uno dei dati sconfortanti che emerge dalla relazione del presidente della Corte d’appello Wladimiro De Nunzio. Che bacchetta le disattenzioni del ministero. Perché qualche soldo da investire sulle sedi giudiziarie – su cui è competente il Comune – potrebbe arrivare dall’alineazione di Palazzo Rossi Scotti, sede obsoleta dell’allora ‘procurina’, nell’era delle Preture. Un immobile bloccato.

«DINANZI alle difficoltà nel reperimento di fondi da destinare alle strutture giudiziarie sia la precedente amministrazione che l’attuale del Comune di Perugia hanno reiteratamente richiesto al Ministero di togliere il vincolo di destinazione giudiziaria dal palazzo Rossi Scotti perché da tempo non più utilizzabile e da restaurare, per poterlo poi cedere, destinando il ricavato alle esigenze degli Uffici giudiziari – scrive De Nunzio nella relazione –. A tale fine, per superare gli ostacoli nonnativi, su suggerimento della stessa Avvocatura generale dello Stato, è stata proposta una modifica della L. 11911981. Si sperava che potesse essere inserita in finanziaria, ma ciò non è avvenuto. E non si comprende questa disattenzione ministeriale per una operazione che non è solo d’interesse dell’Umbria, perché sono molteplici in tutto il Paese gli immobili vincolati e non più utilizzabili e che potrebbero assicurare, in questo periodo di difficoltà finanziaria, ponendoli sul mercato, le provviste necessarie per sostenere le esigenze degli Uffici giudiziari».

SOLDI infatti servono anche per la sede di via XIV Settembre, dove si svolge l’attività della sezione penale (tribunale e gip-gup). Le aule al piano seminterrato erano state al centro di una polemica per via dell’insalubrità degli spazi e dell’aereazione ridotta. De Nunzio ha reso noto che con una nota del mese scorso il Comune ha comunicato che gli interventi di miglioramento e le operazioni di regolazione degli impianti di climatizzazione sono terminati.

MA C’È anche una buona otizia. Palazzo dei Priori ha impegnato una spesa di 160 mila euro per realizzazione di una nuova aula di udienza nei locali adiacenti, ora utilizzati come archivio e ulteriori 17mila euro per la rimozione delle scaffalature compatibili dai locali interessati ai lavori. «Dopo anni di attesa – conclude De Nunzio – sembra sia finalmente prossimo l’avvio di questo necessario intervento, sempre differito per dichiarata carenza di fondi da parte della precedente amministrazione».

Eri.P.