Terni, 28 luglio 2014 - « LETTI nei corridoi dell’ospedale Santa Maria: un balzo indietro di trent’anni, alla faccia della qualità » , lo denuncia la Federazione Sindacati Indipendenti. «Un fatto gravissimo — afferma il segretario della Fsi Terni, Mario Bruni — , lesivo dei diritti dei malati e di quelli dei lavoratori. Infatti da trent’anni ad oggi sono entrate a far parte della vita dei cittadini categorie, anche normate, come quella di privacy, di qualità dei servizi e dell’assistenza, prima sconosciute e che non possono certo essere prese in considerazione da chi riceve o da chi presta cure sanitarie lungo il corridoio » .
« I POSTI letto nei corridoi creano disagi a chi presta assistenza sia da un punto di vista logistico, sia perché il sanitario vede aumentato il numero di degenti rispetto a quelli ordinari del reparto — dice ancora Bruni — . Tutto ciò va a sommarsi con quanto denunciamo da anni: la mancanza cronica di personale sanitario e tecnico deputato all’assistenza diretta dei malati » . «Nel dicembre 2012 — continua Bruni — consegnammo al sindaco, come massima autorità sanitaria cittadina, una lettera in cui segnalavamo ‘ per l’utente del Santa Maria un’aumentata probabilità di essere vittima di errore sanitario, proprio per questo sistema’. Essere pochi in corsia o in sala operatoria, avendo saltato ferie e riposi, sotto la pressione psicologica dell’ordine di servizio o della lettera di richiamo, significa lavorare con non adeguati livelli di concentrazione Ora costatiamo che a quanto già denunciato negli anni si aggiunge anche questo: le degenza lungo i corridoi. Verso la quale non possiamo che manifestare tutto il nostro disappunto », conclude Mario Bruni della Fsi .
Ste. Cin.