Scrive su Facebook: "Lavoro per i servizi segreti" poi si suicida; giallo sulla fine di un carabiniere

Luis Miguel Chiasso, 30 anni, residente a Castel Viscardo, trovato morto nella sua stanza nella caserma carabinieri "Salvo D'Acquisto" di Roma

Luis Miguel Chiasso, il carabiniere trovato morto alla "Salvo D'Acquisto"

Luis Miguel Chiasso, il carabiniere trovato morto alla "Salvo D'Acquisto"

Orvieto,  27 novembre 2014 - Un colpo di pistola al petto e un messaggio di addio affidato a Facebook, dai toni inquietanti: «Stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre». E’ un mistero quello che avvolge la morte del carabiniere trentenne Luis Miguel Chiasso. Il militare, originario di Monterubiaglio, si sarebbe ucciso martedì notte nella caserma romana «Salvo D’Acquisto» dove prestava servizio, subito dopo aver telefonato ai genitori. Il corpo, disteso in terra in una pozza di sangue nella sua stanza chiusa a chiave dall’interno, è stato trovato intorno a mezzanotte dai colleghi. Qualche minuto prima Luis Miguel avrebbe telefonato, chiedendo aiuto, al 112, e il carabiniere che ha risposto lo avrebbe sentito in evidente stato confusionale, dando poi l’allarme. Chiasso, in qualità di doppiatore, dava la voce al personaggio di fantasia Adman Kadmon, interprete di teorie complottiste nella trasmissione tv «Misteri». Il testo che il carabiniere aveva lasciato su Facebook, come messaggio di addio, dice: «Ciao popolo.

Vi prego condividete e urlate al mondo intero. Sono Luis Miguel Chiasso qualcuno mi conosce, sente le mie parole alla TV, mi sono creato il personaggio con un attore di Adam Kadmon, vi avevo promesso che avrei levato la maschera, come faccio a sapere tante cose? Semplice, lavoro per i servizi segreti italiani e internazionali, sto vedendo cose a noi sconosciute cose non di questo mondo ma dei nostri creatori, purtroppo sapere determinate cose porta alle responsabilità, mi resta poco da vivere so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre. Anni fa giurai questo ‘Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni‘. E ora popolo vi dico combattete ribellatevi fate che la mia morte non sia vana perché il popolo ha il diritto alla disobbedienza verso il governo quando questo perda legittimità agendo fuori dai limiti del mandato e il diritto all’uso consapevole dell’illegalità giustificato dallo stato di guerra che i governanti, tradendo il patto, avrebbero ripristinato». Chiasso era nato in Bolivia e adottato da una coppia di Monterubiaglio.