Giovedì 25 Aprile 2024

No al degrado, ecco i cittadini anti-sporcizia: cittadini con scopa e paletta

Ecco l'iniziativa per ripulire l’area delle scalette di via Pellini a Perugia

I volontari rimuovono da terra decine di mozziconi di sigarette e cartacce

I volontari rimuovono da terra decine di mozziconi di sigarette e cartacce

Perugia, 24 gennaio 2015 -  Quando si tratta di combattere il degrado, gli abitanti di via dei Priori sono sempre in prima linea. Dopo le ultime operazioni collettive di ripulitura organizzate nella centralissima via dall’Associazione Priori, che mette insieme una sessantina di residenti e commercianti, la macchina della civiltà urbana si è rimessa in moto. L’iniziativa è partita da tre cittadini che ieri mattina, alle 10 in punto, si sono dati appuntamento all’incrocio con le scale mobili di via Pellini con una missione ben precisa: rimuovere la sporcizia dalle scalette che collegano l’impianto all’acropoli. Quelle, cioè, che si affacciano proprio davanti alla chiesa di Santo Stefano. Un’area di pochi metri eppure piena di rifiuti. Abbandonati, evidentemente, da chi ogni giorno utilizza il percorso pedonale meccanizzato per raggiungere il centro storico. Il gruppo di volontari, un uomo e due donne, si è presentato sul posto con guanti, scope, sacchi di plastica e palette, e in meno di due ore ha portato a termine l’impresa. Restituendo allo spazio il giusto decoro.

«NON NE possiamo più di vedere questo schifo» commenta Renata Ribaldi, mentre raccoglie da terra decine di mozziconi di sigarette, cartacce e foglie secche. «Abbiamo segnalato tante volte il problema – aggiunge – ma nessuno è mai intervenuto. Perciò dobbiamo fare da soli». Ancora una volta, insomma, sono i cittadini a dare una risposta concreta «all’inefficienza di chi dovrebbe occuparsi della raccolta dei rifiuti», dicono. E, nel caso di specie, si tratta di Umbria Mobilità. Perché il tratto in questione «rientra nella sfera di competenza dall’azienda di trasporto pubblico locale, che gestisce le scale mobili. È ai suoi addetti, dunque, che spetterebbe non solo la manutenzione dell’elevatore meccanico ma anche quella degli spazi adiacenti». Ai quali si accede solo in certi orari: per la precisione dalle 6.45 alle 1.45, quando cioè l’impianto è in funzione.

«CI SONO strati di sporco che non vengono via neanche con la scopa – aggiunge Ribaldi – bisogna andarci con mani e piedi per toglierli. Saranno qui da mesi».

CICCHE, gomme da masticare e fazzoletti usati. Sul pavimento e sotto gli occhi di tutti. «Chi lavora qui dovrebbe vederli – continua la volontaria – eppure non fa nulla». Spostandosi qualche metro più in là, sotto il tunnel delle scale mobili dirette al piazzale della Cupa, la situazione non cambia. A terra ci sono le tracce lasciate da qualche incivile, che ha gettato bottiglie di plastica e cartacce. Non ancora rimosse. «Occorre più attenzione da chi ha la responsabilità di tenere pulita questa zona – conclude Ribaldi – che è uno dei punti principali di accesso alla città».