Trovato morto il sacerdote vittima del ricatto a luci rosse

La notizia della morte è arrivata durante l'udienza per la convalida del fermo del giovane dell'est europeo accusato di estorsione / "DOPO IL SESSO MI HA RUBATO LA CROCE" / FA SESSO CON IL PRETE MA POI LO RICATTA

Un prete (foto di repertorio)

Un prete (foto di repertorio)

Umbria, 19 settembre 2014 - E' stato trovato morto stamani il sacerdote che nei giorni scorsi aveva denunciato di essere stato vittima di un ricatto a luci rosse da parte di uno straniero. In seguito alla denuncia del settantenne, i carabinieri hanno sottoposto a fermo un giovane dell'est europeo.

La notizia della morte del sacerdote è arrivata durante l'udienza per la convalida del fermo del giovane dell'est europeo. Secondo una prima ipotesi dei carabinieri l'uomo si sarebbe suicidato. Il suo difensore, l'avvocato Giacomo Manduca, ha detto all'ANSA: "Il mio assistito non si è probabilmente nemmeno reso conto di quanto stava accadendo". "E' finito in una storia più grande di sé" ha poi aggiunto il legale.

Il giovane straniero però nega tutto. Oggi il gup di Perugia si è riservato di decidere sulla richiesta di convalida del fermo per tentativo di estorsione. Al centro dell'indagine condotta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria anche una foto nella quale comparirebbero però solo i volti dei due. Utilizzando anche questa immagine - in base alla denuncia - lo straniero avrebbe chiesto al sacerdote del denaro, sembra circa quattromila euro, per non divulgare la voce del presunto rapporto avvenuto in casa di quest'ultimo. Di qui la decisione del religioso, che vive nei dintorni di Perugia, di rivolgersi ai carabinieri. Che dopo anche alcune intercettazioni telefoniche hanno proceduto al fermo dello straniero.

Per l'arcidiocesi perugina, "il gesto disperato di don Franco è forse provocato anche da talune recenti indiscrezioni apparse su alcuni media locali". "La Chiesa perugino-pievese - si legge in una sua nota - è profondamente sconvolta per la tragica morte di don Franco Bucarini, parroco di Canneto, Capocavallo, Cenerente, Pantano, Prugneto". L'arcivescovo di Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti, con le "lacrime agli occhi" ha dato notizia del suicidio ai suoi collaboratori e al Consiglio episcopale diocesano convocato in Curia per discutere dei programmi pastorali. Ha quindi sospeso immediatamente i lavori e si è recato presso la canonica della parrocchia di Capocavallo. Sulla figura di don Franco Bucarini, il cardinale Bassetti ha messo in evidenza "il suo zelo pastorale soprattutto in ambito missionario e caritativo ed ha espresso la vicinanza della Chiesa diocesana alla famiglia e alle comunità parrocchiali del parroco scomparso dove svolgeva il suo ministero sacerdotale dal luglio 2012".

Don Bucarini - si legge nella nota della diocesi - era nato a Perugia il 15 febbraio 1941. Fu ordinato presbitero il primo maggio 1971 come membro della Congregazione religiosa degli Orionini e svolse gran parte del suo ministero sacerdotale in Francia e in Paesi di missione. Nel 2008, dopo sua richiesta, fu incardinato nell'archidiocesi di Perugia-Città della Pieve. Nominato parroco prima di Santa Maria Annunziata in Colombella (2 aprile 2008) e poi delle parrocchie di Canneto, Capocavallo, Cenerente, Pantano, Prugneto (18 luglio 2012). Attualmente ricopriva l'incarico di direttore dell'Ufficio diocesano per le missioni e la cooperazione tra le Chiese.