Giovedì 18 Aprile 2024

"Mission" collettiva dei residenti volontari. Così via dei Priori diventa più bella

Successo dell’iniziativa anti-degrado. "Riprendiamoci la città"

Gruppo di volontari

Gruppo di volontari

Perugia (Umbria), 25 novembre 2014 - BUONO L’ESORDIO per via dei Priori. Era un esperimento mai tentato prima. Eppure l’operazione collettiva di ripulire la centralissima via dal degrado, dalla sporcizia e dall’incuria è stata coronata da un successo superiore a tutte le aspettative. Al punto che già si pensa di replicare domenica prossima. "E’ vero, è andata benissimo, non avremmo mai sperato in una risposta del genere da parte dei cittadini", commenta, il giorno dopo l’impresa, Maria Antonietta Taticchi, presidente dell’Associazione Priori che ha lanciato la ‘chiamata alle armi’. E COSI’ domenica mattina, alle 10 in punto, un gruppo agguerrito ed entusiasta di residenti si è presentato in piazza Santo Stefano armato di guanti, vernice, pennelli, solventi, raschietti. Da qui è passato all’azione per ripulire cartelli stradali, portoni (ma solo dopo l’autorizzazione dei proprietari), sportelli del gas e contatori, vetrine e serrande dei negozi chiusi, tubi e grondaie. "ERAVAMO una decina all’inizio ma, via via che andavano avanti, si è unita a noi tanta gente di passaggio. Anzi, molti sono venuti apposta dopo aver saputo dell’iniziativa, ci hanno dato una mano e incoraggiato a proseguire". Tra questi c’era anche il sindaco Andrea Romizi. "Ha apprezzato moltissimo il nostro lavoro, che si vuole affiancare a quello dell’amministrazione". La pulizia si è concentrata in un tratto preciso di via dei Priori, quello concentrato tra piazza Santo Stefano e l’incrocio con via della Cupa. ​E I RISULTATI concreti? "Abbiamo fatto un gran lavoro ma c’è ancora tanto da fare, al punto che si è deciso di tornare in azione domenica prossima". Intanto "abbiamo eliminato le etichette adesive dai pali e dagli sportelli del gas dove abbiamo addirittura ritrovato il rame originale. Con acqua tiepida abbiamo staccato un manifesto che deturpava la chiesa e poi ripulito da graffiti e scritte alcune serrande, due portoni di legno, cartelli stradali e turistici. Abbiamo anche spolverato e lucidato le targhe di ottone esterne ai monumenti". Di certo, insiste Maria Antonietta Taticchi, "vogliamo dare stimoli, perché chiunque si senta responsabile per il luogo dove vive e lavora. Molte associazioni hanno deciso di seguire il nostro esempio, c’è un desiderio diffuso di riappropriarsi della città". Sofia Coletti