Ventenne perugino di buona famiglia spacciava marijuana in camera

Aveva in casa una mini-serra con tanto di apparecchi per misurare umidità dell’aria e acidità del terreno Un vero professionista dell’«erba». Ma la polizia lo ha scovato: ora è ai domiciliari

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Perugia, 5 marzo 2015 - Soltanto pochi giorni fa la Squadra volante aveva ricevuto, in via confidenziale, la segnalazione di un continuo viavai presso un appartamento ubicato in zona Ponte d’Oddi (Perugia), abitato da un insospettabile famiglia perugina. Le voci facevano riferimento ad un ragazzo che aveva messo in piedi una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Così, nelle prime ore della mattina del 4 marzo, è scattato il blitz delle Volanti, che ha fatto venire alla luce una situazione che nessuno avrebbe potuto prevedere.

Infatti, nella stanza di un ventenne perugino, che egli negli ultimi mesi teneva sempre chiusa a chiave in sua assenza, la polizia ha rinvenuto un’autentica serra per la coltivazione della marijuana. Una cabina in tela riscaldata con una lampada a raggi Uva, un impianto di areazione collegato alla finestra, apparecchi per misurare il livello di umidità e il tasso di acidità del terreno.

In più, vasi portasemi, materiale per la tritatura della droga, una bilancia di precisione, e ben tre piante di marijuana, tutte di altezza superiore al metro e che godevano di ottima salute, promettendo dunque di offrire un raccolto importante.

Come se non bastasse, nella stanza del giovanissimo gli agenti hanno anche recuperato una busta contenente foglie di marijuana già essiccate, per un peso lordo complessivo di circa 190 grammi e che, sottoposte alle analisi della Scientifica, sono risultate positive ai reagenti dei cannabinoidi.

A questo punto, non potendo sussistere alcun dubbio secono la polizia circa il fatto che il soggetto era stato in grado di organizzare autonomamente tutte le fasi del ciclo di produzione della marijuana, dalla coltivazione della droga sino alla preparazione delle singole dosi, la Volante ha sequestrato tutto l’arsenale e ha condotto il giovane in questura.

Qui, d’intesa con il Pm di turno, Manuela Comodi, gli agenti hanno proceduto all’arresto in flagranza del ventenne, con le accuse di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Infine, il ragazzo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima, previsto per il prossimo 6 marzo.