Statuetta della Madonna presa a calci. Il vescovo: «Atti da condannare»

Monsignor Paolo Giulietti sul luogo della profanazione: «Non attribuiamo a questi gesti significati che non hanno»

La statuetta della Madonna

La statuetta della Madonna

Perugia, 10 gennaio 2015 - Si è mosso persino monsignor Paolo Giulietti, a testimonianza di quanto l’episodio di profanazione della statuetta della Madonna di via Tilli abbia toccato la sensibilità della Curia e della gente. Venerdì pomeriggio il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve si è recato nei giardini della zona Gallenga-Cortonese per un «atto riparatorio», dopo che cinque giovani stranieri nei giorni scorsi avevano staccato l’immagine della Vergine, prendendola a calci fino a orinarci sopra. Una visita e un momento di preghiera a cui hanno preso parte molti fedeli che vivono nei palazzi intorno a quell’angolo di verde e che spesso si recano a pregare ai piedi della Madonna.

«Dobbiamo condannare questi atti di vandalismo e di maleducazione – ha detto monsignor Giulietti –, ma non attribuirgli significati che non hanno, perché si sente parlare in questi giorni, seppur tragici e luttuosi per le azioni terroristiche che hanno colpito al cuore della vicina Francia, di episodi di intolleranza verso i cristiani della nostra città. Nel contempo, non possiamo non richiamare tutti al rispetto dei simboli religiosi e di custodire al meglio i luoghi in cui si trovano».