Todi, 22 maggio 2015- «La cultura deve arrivare anche a chi non ha avuto opportunità o occasione di conoscere, il teatro ha l’obbligo di rinnovare il suo ruolo per essere patrimonio di tutti». Le parole del fondatore e direttore artistico Silvano Spada lanciano la grande rivoluzione del «Todi Festival» in scena dal 21 al 30 agosto, per l’edizione numero 29: una festa del teatro con il teatro gratis per tutti. Insomma, insiste Spada, «un festival come la prima domenica del mese, con la possibilità di visita gratuita dei musei. Basta con un tipo e un genere di pubblico circoscritto, immutato nel tempo. Un festival deve essere promozione, partecipazione, un’occasione d’incontro».
La conferma nel super cartellone 2015, presentato ieri mattina a Roma, forte di 10 spettacoli inediti di prosa e musical, recital, concerti, cinema, eventi, mostre e incontri nei teatri, nei giardini, nei cortili dei palazzi. Ospite d’onore sarà la Germania, celebrata con eventi e incontri da Joseph Beuys a Peter Stein, da Wagner all’Europa di Angela Merkel mentre il manifesto ufficiale è firmato da Michelangelo Pistoletto, con una mano tatuata, che riunisce simbolicamente le sei arti. Quanto agli spettacoli, l’inaugurazione è affidata a «Cabaret», nuova edizione del musical diretto da Saverio Marconi, per festeggiare i 25 anni del debutto del musical in Italia, avvenuto proprio a Todi. E ancora, tornano come autori Maurizio Costanzo che firma «Un coperto in più» con Maurizio Micheli, e Marco Presta, con «Un calcio in bocca fa miracoli» dal suo omonimo romanzo, poi Mario Gelardi, regista e coautore con Roberto Saviano dell’edizione teatrale di «Gomorra», Edoardo Erba, Antonio Grosso, Marina Pizzi e autori stranieri da Pierre Leandri ed Elodie Wallace a Slawomir Mrozek, con temi che spaziano dal traffico di droga all’emigrazione, dalla fede alla speculazione edilizia, dalla crisi di coppia ai rapporti generazionali. In veste di produttori per nuovi artisti ci saranno anche Umberto Orsini a Glauco Mauri, mentre lo stesso Spada sarà autore e regista di un recital dedicato al ‘poeta’ Franco Califano, protagonista Mita Medici. Il concerto finale punta su Beethoven e Mendelssohn eseguiti dalla «Jeans Symphony Orchestra» diretta da Matthieu Mantanus.