Venerdì 19 Aprile 2024

Imprenditore «ucciso» dalla crisi: conto corrente per aiutare la famiglia

L’iniziativa di Confesercenti: ‘Le istituzioni non siano sorde’

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Perugia, 28 novembre 2014 - UN AIUTO concreto, con il cuore. La Confesercenti di Perugia ha aperto un conto corrente bancario a favore della famiglia dell’imprenditore, Giuliano Bartolini, che si è tolto la vita nella zona di Ponte Pattoli, a causa della crisi economica. A spiegare l’iniziativa è Federico Lupatelli, coordinatore comprensoriale della Confesercenti: «La trasformazione del sistema del credito locale ha avuto una ricaduta negativa sul sistema delle piccole e medie imprese: diseconomie legate al significativo turnover dei referenti bancari, rapporti di fiducia da ricostruire, confusione operativa e altro ancora. Non si possono minimizzare – aggiunge Lupatelli – gli effetti che questi cambiamenti hanno avuto nella nostra provincia. In particolare le piccole e medie imprese, che nella grande maggioranza dei casi lavorano con piu’ banche, ne sono state colpite in modo diretto».

PER QUESTO la Confesercenti è stata la prima a versare una somma a favore della moglie e dei figli del giovane imprenditore per essere da esempio per tutti coloro che volessero aderire, tramite bonifico bancario, con un atto di grande solidarietà. «Aprire un fondo di solidarietà – dichiara Lupatelli -, che esiste anche nella voce di bilancio del Comune e che spero venga destinato anche a casi di questo tipo, affinché il modo imprenditoriale, le Istituzioni e soprattutto la politica non siano sordi a queste richieste disperate di aiuto». Lupatelli dice anche che «noi abbiamo scritto al Premier Renzi e al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per avere un incontro il prima possibile per affrontare di petto questa situazione e per capire come intervenire in maniera concreta a favore del sostegno e della promozione del fare impresa.

L’IDEA alla base per questo intervento, presumibilmente finanziato con risorse comunitarie, nazionali e regionali, potrebbe essere per esempio aumentare le competenze dei giovani per contrastare la disoccupazione e la precarietà professionale, sostenere la creazione di nuove realtà imprenditoriali, premiare le imprese che investono sui giovani e sulla loro formazione».