Mercoledì 24 Aprile 2024

"Impianti sportivi, non c’è un euro": Perugia esclusa dai fondi regionali

Bori (Pd): "Superati dai Comuni minori, è l’effetto-smantellamento"

PalaEvangelisti gremito. Sir Safety Perugia - Modena Volleybori tommaso

PalaEvangelisti gremito. Sir Safety Perugia - Modena Volleybori tommaso

Perugia, 25 gennaio 2015 - NEANCHE un centesimo. Almeno per il momento. A Perugia non arriveranno risorse per gli impianti sportivi (nella foto grande il PalaEvangelisti). Dalla Regione, infatti, sono stati finanziati 14 progetti, per un contributo complessivo di 900 mila euro. Ma Perugia è rimasta fuori. Gli interventi ammessi a cofinanziamento riguardano lavori di manutenzione straordinaria e in particolare, opere edilizie per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento degli impianti ai fini dell’agibilità e della sicurezza. I restanti 26 progetti presentati saranno comunque finanziati successivamente, seguendo lo scorrimento della graduatoria in base alle disponibilità dei prossimi esercizi finanziari.

PER QUESTO motivo, il gruppo consiliare del Pd è fortemente critico con l’amministrazione comunale. «Per la prima volta il Comune di Perugia non riesce ad ottenere i finanziamenti per gli impianti sportivi stanziati mediante il consueto bando regionale, nonostante il settore dello sport ne abbia estremo bisogno – afferma il consigliere Tommaso Bori (foto in alto) – La cosa è ancor più singolare perché sono tanti gli enti locali che sono riusciti a ricevere il contributo: si parla di impianti nei Comuni minori e delle palestre della Provincia stessa, ma tra questi non c’è il capoluogo della nostra regione».

«LA COLPA non è da ricercarsi nei criteri di finanziamento, ma nell’amministrazione comunale che non è stata in grado di elaborare un progetto valido ed innovativo, perdendo così il finanziamento perché la proposta presentata è stata giudicata mancante dei criteri di attrattività ed innovazione – sostiene – Il risultato è che Perugia resta indietro, venendo superata anche dai Comuni più piccoli, e il danno lo subiscono le associazioni sportive, la proposta impiantistica e gli utenti cittadini».

E Bori individua quelle che a suo avviso sono le colpe. «Sicuramente al risultato negativo ha contribuito lo smantellamento dell’Unità operativa agli impianti sportivi ed aree verdi, che è stata accorpata alla parte amministrativa. Abbiamo anche cercato di evitare questa brutta figura – continua – suggerendo all’attuale amministrazione di partecipare al bando presentando un’idea ben più ambiziosa e innovativa, capace di attrarre le nuove generazioni e già presente nei progetti del Comune nel piano triennale delle opere: la realizzazione del primo skatepark pubblico di Perugia. Se fossimo stati presi in considerazione – conclude – siamo certi che il risultato sarebbe stato ben diverso, ma le nostre proposte non sono state nemmeno prese in considerazione».