Venerdì 19 Aprile 2024

Il Gubbio attacca ma è trafitto dal Piacenza

La squadra di Acori mostra una certa superiorità sul piano del gioco ma i locali la spuntano / FOTO

Trasferta sfortunata a Piacenza per il Gubbio

Trasferta sfortunata a Piacenza per il Gubbio

Piacenza, 20 dicembre 2014 - Fra Gubbio e Pro Piacenza è gara a chi sta meglio. I rosso-azzurri di Leo Acori sono reduci da quattro vittorie in cinque partite, striscia interrotta dal pari interno con la Pistoiese di sabato scorso, ma anche i padroni di casa attraversano forse il miglior momento di questa loro prima travagliatissima avventura in Lega Pro. Come raggi di sole in una giornata grigia a rinfrancare gli animi dei Franzini boys sono arrivati improvvisi il pari interno contro il Pontedera, ma soprattutto il sorprendente successo in casa del L’Aquila. Non provare a dare continuità al “magic moment” sarebbe stato delittuoso da parte di Matteassi e soci, e infatti i rossoneri scattano dai blocchi con il piglio di chi vuole indirizzare subito il match: al 15’ Speziale con una stoccata da pochi passi chiama Iannarilli ad una deviazione acrobatica di piede degna del miglior Renè Higuita.

Il Gubbio però non si fa intimorire e al 19’ serve la replica, con Marchionni che pesca un diagonale velenoso da distanza siderale che Alfonso toglie dalla palla con un bagher in stile pallavolistico. E’ la scossa che cambia l’inerzia del match, perché da lì in poi il Gubbio prende il comando delle operazioni e comincia a sciorinare la sua fitta rete di passaggi, in cui Loviso funge da catalizzatore.

Di occasioni però ne arrivano con il contagocce e allora ecco che la Pro ogni tanto mette la testa fuori

spingendosi dalle parti di Iannarilli. Quando succede gli uomini di Franzini riescono ad essere sempre sinistramente pericolosi e al 43’, contro ogni aspettativa, passano: su un calcio piazzato di Matteassi la palla entra in un flipper in area di rigore e schizza poi sui piedi di Rieti il quale, senza pensarci due volte, fa partire un sinistro a giro che non dà scampo a Iannarilli.

Se nel primo tempo la partita, pur governata dal Gubbio, era stata comunque aperta, il vantaggio rossonero apre le porte ad un monologo eugubino nella ripresa. Dieci minuti dopo la ripresa delle ostilità il Pro Piacenza deve ancora superare la propria metà campo, ma la squadra di casa piazza dieci uomini dietro la linea della palla e chiude ogni possibile pertugio, salvo poi segnare alla prima sortita offensiva dei secondi 45’, con il gol di Speziale che viene però vanificato dalla bandierina alzata del guardalinee che annulla tutto. Scampato il pericolo il Gubbio torna ad attaccare a testa bassa, Acori getta nella mischia attaccanti come se non ci fosse un domani ma è il deficit di idee in fase di costruzione il vero problema degli ospiti. In giornate in cui lentezza e prevedibilità la fanno da padrone i calci da fermo diventano l’unica speranza di salvezza, e proprio da un tiro dalla bandierina Galuppo sfiora il pareggio con un’incornata.

La chance più nitida capita però all’83’ sui piedi di Cais, che dall’interno dell’area piccola non riesce ad inquadrare lo specchio. L’ultima parola è di Alfonso, che sigilla i tre punti deviando con un intervento plastico la volèe dello stesso Cais in pieno recupero e regala al Gubbio un Natale di riflessioni.