Perugia, impazza la febbre biancorossa per la sfida playoff: in un giorno via seimila biglietti

Già esauriti i posti ‘liberi’ in curva / IL PERUGIA AI PLAYOFF TROVA IL PESCARA

I tifosi ieri mattina ai botteghini dello stadio

I tifosi ieri mattina ai botteghini dello stadio

Perugia, 24 maggio 2015 - FEBBRE biancorossa. Altissima e contagiosa. Traffico e biglietterie in tilt. Pian di Massiano, San Sisto, via Mario Angeloni, tanto per citare alcune zone calde, intasatissime per diverse ore. I numeri parlano chiaro: in un giorno di prevendita sono stati staccati 5600 tagliandi, tra abbonati che hanno confermato il posto e tifosi che hanno acquistato un posto libero, per la sfida play off di martedì tra Perugia e Pescara. Cifre da capogiro e c’è da scommettere che oggi, domani e martedì saranno altre giornate senza fiato per ricevitorie autorizzate e biglietterie dello stadio.

I BOTTEGHINI del «Curi» e le rivendite sono state prese d’assalto di prima mattina. La pioggia non ha frenato i tifosi biancorossi che si sono messi in coda per accaparrarsi il biglietto. Alta tensione, parcheggi selvaggi lungo la strada fino a bloccare il traffico e, all’interno delle ricevitorie, il ticket elimina-code da panico, anche con cento persone in fila. Tanto il lavoro da fare che qualche macchinetta si è intasata, creando ulteriori file, ma chi c’era non si è arreso ed ha atteso con pazienza il turno.

NORD esaurita. Già alle 12, nelle ricevitorie e al botteghino erano terminati i biglietti della Curva Nord non oggetto di prelazione, quindi i pochi posti liberi non occupati dagli abbonati. I tifosi quindi si sono riversati verso negli altri settori che piano piano si rimpiranno al pari della Nord. Molti tifosi hanno anche segnalato l’impossibilità di acquistare alcune tipologie di biglietto ridotto nelle ricevitorie: sono stati quindi costretti a comprare il tagliando intero anche per i bambini. Inoltre c’è la questione che riguarda i tifosi diversamente abili, obbligati ad acquistare il biglietto d’ingresso anche per gli accompagnatori e ad assistere alla partita da dietro il plexiglass, dove praticamente c’è una scarsissima visibilità. Ma per amore del Grifo questo e altro.

Francesca Mencacci