Paga per errore una tassa centuplicata

Spoleto: la signora ha versato 2.500 euro di Imu anzichè i 25 dovuti. Chiesto il rimborso

Bollette da pagare

Bollette da pagare

Spoleto, 28 settembre 2014 - NON SOLO evasori fiscali. Se il Comune di Spoleto nel 2014 conta di incassare circa 3 milioni di euro dal recupero dell’evasione fiscale, che secondo i dati negli ultimi anni, anche in virtù della crisi economica, è in forte ascesa, con sempre più cittadini che non riescono a far fronte alle varie spese per i tributi, c’è anche chi, persuaso da un profondo senso civico, paga pur non dovendo. È il caso di una donna di origini canadesi di 61 anni, residente a Spoleto da molto tempo, che si è resa protagonista di un singolare episodio dal lieto fine. La signora, all’inizio dell’anno, pur essendo esentata dall’Imu sulla prima casa, come previsto dalla legge nazionale, essendo proprietaria di una piccola frazione di un secondo stabile, condiviso con altri parenti ha provveduto regolarmente a saldare l’acconto entro i termini previsti per la scadenza della prima rata della tassa sugli immobili. 

PER UN MERO errore materiale, però, la contribuente invece di 25 euro ha versato nelle casse del Comune ben 2.500 euro, cifra che in base alle aliquote applicate dal Comune di Spoleto corrisponderebbe o ad una seconda casa, simile ad una reggia o ad un capannone industriale di svariate centinaia di metri quadrati di superficie. Ad accorgersi del grossolano errore non è di certo stato il Comune di Spoleto, ma la stessa 61enne che, quando è andata a verificare il calcolo dell’imposta Imu sugli immobili di sua proprietà, si è accorta di aver pagato ben 100 volte di più di quanto avrebbe dovuto all’ente pubblico, solo per la prima rata. 

INEVITABILMENTE da parte della contribuente è scattato il ricorso con la richiesta di rimborso al Comune, che la signora ha inviato agli uffici preposti al settore tributi, subito dopo pochi mesi dal versamento effettuato. Come previsto dalla legge infatti nel caso un cittadino abbia pagato erroneamente tasse non dovute al Comune o ad altri enti pubblici può chiederne la restituzione entro cinque anni dalla data del versamento. Ebbene la direzione risorse finanziarie del Comune di Spoleto, dopo aver effettuato i dovuti controlli, ha accertato che l’importo di 2.500 euro era stato effettivamente accreditato erroneamente nelle casse dell’ente e proprio in questi giorni ha provveduto a pubblicare all’albo pretorio la determina dirigenziale per rimborsare la contribuente. Il Comune quindi, dopo aver calcolato il saldo dell’Imu del 2014 (35 euro totali), è pronto a chiudere definitamente la questione e liquidare la signora, restituendo le 2.465 euro pagate in più per errore.