Rapito e ucciso in Iraq, dieci anni fa la morte Enzo Baldoni

Il cronista umbro lavorava come free lance. L'esecuzione del giornalista americano Foley riporta a quella tragedia

Enzo Baldoni (Ansa)

Enzo Baldoni (Ansa)

Perugia, 26 agosto 2014 - Dieci anni fa veniva ucciso in Iraq il cronista umbro Enzo Baldoni,  dopo essere stato rapito presso Najaf da un gruppo fondamentalista ritenuto legato ad al-Qaida. L'Unione nazionale cronisti italiani ricorda oggi "la figura di questo cronista morto sul lavoro nell'adempimento del suo dovere", sottolineando che "dieci anni dopo quel terribile tragico evento l'esecuzione del giornalista americano James Foley ci porta purtroppo a riparlare dei rischi ed i sacrifici di quanti lavorano in zone di guerre per informare il mondo di cio' che realmente accade, per 'denunciare' violenze, massacri e torture".

Lorenzo 'Enzo' Baldoni lavorava come free lance ("come tanti giornalisti nonostante la sua capacita' e dedizione non aveva un contratto di lavoro fisso", rileva l'Unci). Oltre che giornalista, Baldoni era volontario della Croce Rossa Italiana e nei Paesi in guerra dove aveva lavorato aveva portato anche aiuto alle popolazioni. In Iraq era andato per documentare le atrocita' di una guerra ogni giorno piu' assurda e sanguinosa. Fu rapito presso Najaf il 21 agosto 2004 e, pochi giorni dopo, il 26 agosto, venne ucciso.

Solo nell'aprile 2010, a quasi sei anni dall'esecuzione, il suo corpo e' stato recuperato e restituito alla famiglia, i funerali sono stati celebrati a Preci, sua cittadina natale in Umbria, il 27 novembre 2010. Nel 2005 la Provincia di Milano ha istituito il Premio Giornalistico 'Enzo Baldoni' in sua memoria (e di altri reporter italiani caduti) mentre l'Unci ha inserito il suo nome "nel tristemente lungo e tragico elenco dei giornalisti uccisi ricordato ogni anno, in occasione della Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi", cerimonia di commemorazione che quest'anno si e' svolta a Cagliari. L'Unci, infine, ricorda che dopo la tragedia di James Foley la cronaca di questi giorni fa registrare una notizia che se confermata fa tirare un sospiro di sollievo per un altro cronista rapito, cioe' il rilascio di Peter Theo Curtis, giornalista freelance di 45 anni ostaggio per 22 mesi di un gruppo islamista in Siria. L'annuncio del rilascio e' stato fatto dal segretario di Stato americano, John Kerry.