Risparmi in fumo, arriva il paracadute

Banche, dalla Regione rimborsi forfettari per le spese legali

I depositi bancari sono aumentati

I depositi bancari sono aumentati

Perugia, 5 gennaio 2016 - Contributi forfettari in arrivo: sono quelli destinati alla spesa per l’assistenza legale sostenuta dagli obbligazionisti residenti in Umbria delle banche in crisi (Banca dell’Etruria, Banca delle Marche, Carichieti e Cariferrara), che avevano visto volatilizzare gran parte dei loro risparmi.

Gli investitori, che in pratica sono quelli che rientrano nella vicenda legata al «decreto salva-banche» potranno infatti presentare richiesta ad otto associazioni dei consumatori e utenti iscritte nel registro regionale. Lo prevede la convenzione sottoscritta tra la Regione dell’Umbria e le associazioni Acu, Consumatori Utenti, Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Unione nazionale consumatori, individuando l’Acu quale associazione capofila. 

«Con la legge regionale 3 dell’8 aprile 2016 – spiega l’assessore regionale Antonio Bartolini – la Giunta regionale era stata autorizzata a destinare 100.000 euro per contributi a sostegno dell’assistenza legale alle persone fisiche residenti in Umbria che detenevano alla data del 23 novembre 2015 obbligazioni emesse dagli istituti bancari interessati. E proprio per dare la migliore attuazione a questa decisione, snellendo al massimo incombenze e passaggi burocratici, la Giunta regionale ha deciso di coinvolgere tutte le associazioni dei consumatori ed utenti della nostra regione interessate a collaborare con la Regione Umbria». Ma quanti sono gli investitori coinvolti in questa procedura? Da stime dell’Adoc si tratta di un migliaio di persone. «In particolare le domande pervenute al nostro sportello – chiarisce il presidente Angelo Garofalo – sono circa 150». 

«Il ruolo  delle associazioni ora – ha sottolineato Bartolini – dovrà essere quello di raccogliere le istanze dei consumatori e svolgere la preistruttoria, mentre spetterà all’istituto bancario dell’associazione individuata quale “capofila” provvedere, sulla base della lista dei beneficiari approvata dalla Regione, ad erogare il contributo agli obbligazionisti che ne hanno diritto». Tutte le informazioni sono pubblicate nel sito istituzionale della Giunta regionale, alla voce «Tutela dei consumatori – Sportelli associazioni» e in quelli delle associazioni dei consumatori, alle quale i cittadini interessati potranno rivolgersi direttamente. Per presentare domanda c’è tempo fino al 16 di gennaio.