Ex Novelli, accordo con l'amaro in bocca

I dipendenti parlano di "vittoria zoppa". Da martedì iniziano le assemblee in fabbrica

Un presidio a Terni

Un presidio a Terni

Terni, 15 aprile 2017 -  Lascia l’amaro in bocca a tanti dipendenti del Gruppo ex Novelli l'esito dell'incontro romano al Mise sulla sigla della bozza d'accordo. Soprattutto agli impiegati di Terni, che parlano di una «vittoria zoppa» per i lavoratori, ora chiamati ad esprimersi sull’intesa. Insomma la soddisfazione espressa dalle istituzioni a vario livello non rispecchia il sentimento delle maestranze, piuttosto deluse dall’esito della trattativa romana.

Da martedì i dipendenti cominceranno dunque a discutere con i sindacati per chiarire punto per punto gli aspetti del documento firmato al tavolo del viceministro Teresa Bellanova. «Serve chiarezza sulla solidarietà, perché diversamente dalla prefissata scadenza di ottobre, è stata stoppata nei giorni scorsi – spiega un dipendente – e serve chiarezza sul caso delle ferie e sulle modalità di esternalizzazione dei i professionisti». Rimane anche la mannaia degli esuberi, dove le ombre non si diradano. Di questo ne è convinto anche il segretario della Flai- Cgil Michele Greco, che ammette il forte dazio pagato dai lavoratori. «Abbiamo portato a casa un accordo – dice il sindacalista – il cui esito non era scontato, viste le tensioni. Ora dobbiamo dare la parola alla fabbrica, pur rendendoci conto che rimangono ancora tanti nodi da sciogliere, primo fra tutti la questione degli esuberi».