Crescono le donne-manager

Il 25% delle imprese è rosa

Le aziende femminili trionfano nell'agricoltura

Le aziende femminili trionfano nell'agricoltura

Perugia, 20 ottobre 2016 - Cè voglia  di fare impresa tra le donne. Si tratta di giovani manager, nella maggior parte con una laurea in tasca, che decidono di mettersi in proprio scommettendo soprattutto nel comparto agricolo, un po’ meno in quello artigianale. Le imprese femminili nel primo semestre dell’anno, infatti, sono 17.769 e rappresentano il 24,3% del totale. La fotografia è stata scattata dall’Osservatorio provinciale della Camera di Commercio, mettendo in luce anche altre particolarità.

Dunque i numeri: le imprese a conduzione femminile registrate nel I semestre 2016 in provincia di Perugia aumentano dello 0,3% rispetto alle 17.714 del I semestre 2015, un andamento più favorevole di quello registrato a livello regionale (-0,5%) e nazionale (-0,9%). La forma giuridica più diffusa tra le imprese rosa è la ditta individuale con il 64,2% delle preferenze; seguono le società di persone (18%) e le società di capitali (16,2%). Le imprese femminili operano soprattutto nei settori agricoltura (24,7%), servizi (57,8%), industria (12,4%).

Dall’indagine emerge anche che le donne guidano imprese micro, rispetto a quelle capitanate dai colleghi maschi. Come si spiega questa effervescenza imprenditoriale da parte delle donne? Forse una risposta alla crisi? «La nostra  è una terra in cui le donne dimostrano di avere una particolare inclinazione verso l’imprenditorialità e difatti la percentuale delle imprese rosa sul totale delle imprese è di oltre due punti e mezzo superiore rispetto alla media nazionale (24,8% contro 21,7%). I dati del nostro osservatorio provinciale – spiega il presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni – tratteggiano un universo femminile che sta lottando con tutte le sue forze contro una crisi che non demorde e che dimostra di saper resistere con orgoglio. Purtroppo – prosegue Mencaroni – sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere appieno la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro, anche se il loro contributo si fa sentire da sempre nelle tante imprese familiari che caratterizzano il nostro tessuto produttivo».