Droga, è emergenza: "Si comincia a fare uso di stupefacenti già a 12 anni"

La fotografia del prefetto: i morti per overdose in rapporto alla popolazione residente sono un triste primato nazionale

Scambio di droga a scuola

Scambio di droga a scuola

Perugia, 28 novembre 2014 - Sono perugini, o studenti fuori sede, ma vengono a Perugia anche dalle province limitrofe, come Terni, Arezzo e Siena, a comprare o consumare droghe, in una città dove si comincia a fare uso di stupefacenti già a 12 anni e dove i morti per overdose in rapporto alla popolazione residente (di recente, meno di uno al mese) sono ancora un triste primato nazionale: questi, e altri dati, ha fornito stamani il prefetto di Perugia, Antonella De Miro, nel suo intervento all'incontro su Mafia e droga alla Sala dei Notari, organizzato dalla commissione speciale del consiglio regionale.

Una vera e propria «fotografia» del problema droga nel capoluogo, quella proposta dal prefetto, che ha citato quanto emerso da più indagini antidroga per ribadire che una «posizione di predominio» nello smercio è stata conseguita da gruppi di tunisini, che hanno sopravanzato albanese, nigeriani ed altri sodalizi maghrebini, con questi ultimi che comunque restano predominanti nell'appovvigionare il mercato perugino.

Una città, Perugia - è stata la sottolineatura del prefetto - che funziona anche da luogo di arrivo dello stupefacente che poi viene smistato in altre province dell'Italia centrale. Citata la recente operazione della polizia, denominata Show must go on, con arresti e sequestri di droga, come un esempio di come si possa intervenire sul fronte della repressione, il prefetto di Perugia ha ricordato invece l'importanza dell'intesa sottoscritta di recente tra varie istituzioni civili, religiose, sanitarie e sociali e con le varie forze di polizia per sviluppare una serie di iniziative sull'altrettanto decisivo versante della prevenzione.