Il racconto dell'anziano sacerdote: "Dopo il sesso mi ha rubato la croce d’oro"

Prevista oggi l’udienza di convalida del rumeno che avrebbe ricattato il sacerdote / FA SESSO CON IL PRETE MA POI LO RICATTA

Carabinieri

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Umbria, 19 settembre 2014 - «MI CHIESE un po’ di affetto... Siamo finiti a letto e ci siamo masturbati entrambi». Poi «mi ha fatto una foto con il cellulare, come ricordo». La possibile arma del ricatto. E’ un giorno sofferto quello in cui il prete settantenne di una parrocchia perugina si presenta in procura per denunciare di essere ricattato da un giovane rumeno che aveva accolto, per una giornata, nella sua casa. Racconta cosa era avvenuto ‘dodici giorni prima’. Di quel ragazzino, 22 anni e un piccolo precedente per furto quando ancora era minorenne. Della richiesta di un pasto caldo. La carità cristiana e poi la tentazione. Un po’ di affetto. In un letto però il tutto si trasforma in un gioco a luci rosse. E infine la richiesta di denaro, quattromila euro. Richieste pressanti sul cellulare, «sennò ti sputtano». Un’onta per un uomo di chiesa che ha fatto il voto di castità.  EPPURE IL RELIGIOSO non intende piegarsi e, costi quel che costi, sporge denuncia per estorsione. In realtà sarebbe tentata estorsione visto che la dazione di denaro non si sarebbe concretizzata. Ma il prete denuncia anche il furto. Dopo che il ragazzo se ne è andato, infatti, lui si accorge di non avere più al collo la catenina con la croce d’oro.  I carabinieri della sezione di polizia giudiziaria-aliquota carabinieri indagano, coordinati dal pm Giuseppe Petrazzini. La vicenda è delicata: riguarda ancora la Curia dopo lo scandalo (questione differente, ndr) di don Lucio Gatti. Per la chiesa fantasmi del passato che ritornano.  MARTEDÌ SERA gli investigatori decidono di bloccare il rumeno, I.C., mentre si trova a bordo di un’auto. Agli atti dell’inchiesta anche intercettazioni telefoniche e tabulati per verificare le dichiarazioni del religioso. Dopo il primo colloquio difensivo di mercoledì mattina, l’avvocato Giacomo Manduca — subito nominato di fiducia dalla famiglia del giovane — è pronto per l’udienza di convalida che si svolgerà questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale, Luca Semeraro.  Al gip il 22enne dovrà raccontare cosa è accaduto e se l’episodio è stato solamente uno. Dove si trova l’eventuale fotografia ricattatoria. Anche se sembra che il rumeno non sia più in possesso del cellulare che aveva scattato quell’immagine. Erika Pontini