Perugia, 9 ottobre 2011 - Altro capitolo nel circo mediatico creatosi dopo la liberazione di Amanda Knox.  Amanda si confessa alla Cbs e rivela di essere stata ''molestata da un alto funzionario del carcere'' di Perugia. Correggendo cosi' in parte il bersaglio della sua denuncia di due giorni fa, quando disse di aver subito molestie psicologiche da una guardia carceraria.

 

In una intervista che sara' trasmessa questa sera dalla tv Usa nel corso del programma '48 Hours Mistery', la ragazza americana assolta in appello per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher sostiene che ad importunarla fu un alto funzionario del penitenziario.

 

''Mi convoco' da sola nel suo ufficio di notte per parlare di sesso'', scrive Amanda in una lettera indirizzata alla Cbs. ''Amanda - si legge in una anticipazione della tv Usa - alla fine arrivo' a credere che il vero motivo della convocazione del funzianario era quello di intimidirla e provocarla facendole dire qualcosa che
avrebbe sostenuto la tesi dell'accusa, e cioe' che lei era in realta' una ninfomane e un'assassina''.
''Era fissato sul sesso, voleva sapere con chi l'avevo fatto, se mi era piaciuto, se mi sarebbe piaciuto farlo con lui. Mi sono resa conto che mi stava sottoponendo ad un test per capire come avrei
reagito'', ha scritto Amanda.