Arrivano 14 milioni di euro per la cultura

Fondi europei, l'Umbria riparte dall'arte

La Rocca Maggiore di Assisi

La Rocca Maggiore di Assisi

PERUGIA, 17 GENNAIO 2017 - Oltre 14 milioni di euro sul piatto della cultura. Destinati a otto comuni, tre aree interne e il comprensorio del Trasimeno per interventi di riqualificazione e valorizzazione di monumenti, teatri, musei. Insomma, di tutti gli ‘attrattori culturali’ della regione. «Una boccata d’ossigeno per rilanciare il turismo e far ripartire l’Umbria, puntando sulla cultura e l’economia perché queste risorse si traducono in lavoro per le nostre imprese» ha detto l’assessore Fernanda Cecchini, che ieri ha presentato il ‘Programma regionale di interventi sul patrimonio culturale umbro’, grazie alle risorse comunitarie Por Fesr 2014-2020.

Nei dettagli, allora. La prima sezione prevede 5 milioni di euro destinati a complessi monumentali e teatri storici: così un milione di euro vanno sia ad Acquasparta (per completare restauro e valorizzazione di Palazzo Cesi dove nascerà un museo multimediale sul Rinascimento) che a Narni (per il Teatro del Palazzo Comunale) e un milione e mezzo sono destinati a Città di Castello (per Palazzo Vitelli a Sant’Egidio) e a Perugia, per la riqualificazione del Turreno. «Qui mi auguro – ha aggiunto l’assessore – che si pensi a uno spazio culturale diverso da altri già esistenti, per eventi che difficilmente possono svolgersi altrove». E ancora, la seconda sezione prevede 4.6 milioni di euro per il sistema museale: 1 milione e 400mila per Assisi, per gli spazi espositivi di Palazzo Vallemani e della Rocca Maggiore integrata con le attività del Metastasio, 1 milione e 100mila a Todi (percorsi vecchi e nuovi nel sistema museale), 900mila a Spoleto (per allestire camminamenti e torri e per la ridefinizione progettuale del Museo della Rocca Albornoziana) e un 1,2 milioni a Terni (sistema culturale integrato). 

La terza componente del Programma interessa 256.934 euro per futuri progetti di rete sugli attrattori, mentre 3,3 milioni di euro sono destinati alle strategie delle aree interne (sempre per i beni culturali), divisi alla pari tra le aree del Sud-est Orvietano, del Nord-est Umbria e della Valnerina («Abbiamo confermato i fondi per la zona terremotata ai quali si aggiungeranno le risorse della ricostruzione») . E ancora 1 milione 100 mila vanno all’Iti Trasimeno, così da far arrivare l’investimento complessivo a 14 milioni 256.934 euro. «Entro tre mesi dovranno arrivare i progetti veri e propri con successiva delibera di finanziamento». Entro il 2023 tutto dovrà essere finito e rendicontato mentre a breve arriverà anche un bando regionale per le imprese creative.