A Perugia una lapide per Rodolfo Valentino

La proposta del pittore Franco Venanti. "Studiò all'Onaosi, era un discolo"

Rodolfo Valentino

Rodolfo Valentino

Perugia, 3 settembre 2016 - «Tutto il mondo celebra Rodolfo Valentino a 90 anni dalla sua morte. Mi chiedo perché non lo faccia anche Perugia dove il futuro divo del cinema visse e studiò da ragazzino, con esiti non molto lusinghieri. Insisto, la città dovrebbe ricordare con una lapide un personaggio così importante». Ci aveva provato quando era consigliere comunale, con delibera approvata e mai messa in pratica. Adesso Franco Venanti rilancia la proposta da «privato cittadino» e artista amato e celebrato.

Il pittore racconta: «Rodolfo Valentino visse a Perugia dagli 11 ai 13 anni, studiò alla scuola media Purgotti e fu convittore alla Sapienza Vecchia, ossia il Collegio Onaosi di via della Cupa. Non aveva nessuna voglia di studiare, si trovò malissimo e alla fine venne espulso dal Collegio». Venanti conosce la storia dalla testimonianza diretta del professor Palermo: «Era direttore dell’Onaosi e mi faceva ripetizioni di matematica. Mi raccontava spesso di quel ragazzino, che era molto indisciplinato e andava male a scuola». Ma c’è di più. «Una volta mi mostrò la sua pagella dove aveva tutti 4 e 5 e mi fece leggere la lettera che scrisse prima di lasciare Perugia. Ammetteva di non aver voglia di studiare però pensava di aver subito un’ingiustizia. Alla fine scrive: ‘Me ne vado dal collegio e da Perugia ma sentirete parlare di me perché diventerò famoso’. Aveva tanta voglia di vivere, di emergere, di farsi conoscere». Venanti ci aveva già provato. «Quando ero consigliere comunale, con sindaco Maddoli, tra il 1995 e il ’96, feci un’interpellanza in consiglio per far mettere una lapide in via della Cupa, al Collegio Onaosi, e ricordare che Valentino era stato lì. La proposta fu approvata ma la lapide non è mai stata messa». Per questo ora torna alla carica. «Tutto il mondo celebra il suo mito, dovrebbe farlo anche Perugia. Mettere una lapide costa poco e darebbe lustro e prestigio alla città per aver ospitato una così grande celebrità».