Una scena de "I Medici"
Perugia, 14 novembre 2016 - Da interpreti raffinati di musica medievale e rinascimentale ad attori ne «I Medici», la fiction appena andata in onda su Rai Uno, con un clamoroso successo di pubblico. Già perché nel cast della sontuosa produzione internazionale c’erano anche loro, i cinque musicisti dell’ensemble «Laus Veris», gruppo di Assisi da anni in prima fila nella ricerca, lo studio e l’interpretazione della musica antica. E il loro apporto alla fiction non si è limitato alla recitazione, come racconta con entusiasmo Giordano Ceccotti, celebre liutaio di Assisi e responsabile dell’ensemble nato nel ’99. Ceccotti suona viella, ribeca e ghironda, con lui ci sono Enea Sorini, voce, salterio, percussioni, Katerina Ghannudi, voce e arpa, Peppe Frana, liuto e chitarrino e Giorgio Pinai ai flauti. Come siete stati scelti per il cast de ‘I Medici’? «Noi siano molto conosciuti nel settore, la produzione cercava figuranti musicali e ha chiamato noi. Siamo apparsi nella puntata trasmessa martedì primo novembre, siamo noi i musici di corte nella scena del banchetto». Cosa ricorda delle riprese? «Abbiamo girato per un’intera giornata nel novembre del 2015 a Villa Adriana di Tivoli. Siamo stati sul set 12 ore, anche se poi in tv siamo apparsi per neanche un minuto. Con noi c’era l’attore Richard Madden, non Dustin Hoffman, purtroppo». Non solo attori, vero? «Già, perché oltre alla sigla cantata da Skin e composta da Paolo Buonvino, la produzione ha voluto inserire brani del repertorio pre-rinascimentale. E li ha presi da due nostri cd, ‘L’anima e l core‘ e ‘Pinturicchio Musicam Pinxit’. Sul nostro canale You Tube c’è stato un boom di visualizzazioni, oltre 50mila in pochi giorni». E poi ci sono anche i suoi strumenti musicali.. «Nella quinta e sesta puntata sono apparsi una viella e una ghironda realizzati da me. E mi piace ricordare che ho anche inciso i brani della fiction ‘Lampedusa’ con Claudio Amendola, suonando ghironda e nyckelharpa». L’avventura continua? «Sì, perché noi di Laus Veris abbiamo appena partecipato anche alle riprese del documentario-fiction ‘Leonardo: l’uomo che salvò la scienza’».