Aprono i cantieri della cultura

In arrivo 7 milioni e mezzo di euro per interventi a Perugia, Assisi e Spoleto

La piazza della Basilica Inferiore di Assisi

La piazza della Basilica Inferiore di Assisi

Perugia, 5 agosto 2016 - Piovono soldi, e pure tanti, sul patrimonio culturale umbro. Sette milioni e mezzo di euro sono infatti in arrivo per Assisi, Perugia e Spoleto, destinati a quattro interventi di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione dei tesori d’arte. Fanno parte dei 120 milioni di euro stanziati dal decreto appena firmato dal ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini e dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, in attuazione di quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, per la realizzazione di 75 interventi complessivi in tutta Italia. Di fatto sono quattro i cantieri della cultura che stanno per diventare operativi. Le risorse, per essere esatti, ammontano a 7 milioni e 400mila euro che verranno così ripartiti: la somma più consistente, ben 4 milioni e mezzo di euro, va al Sacro Convento di Assisi mentre un milione di euro viene destinato a Spoleto e verrà utilizzato per il restauro del Complesso monumentale della Rocca Albornoz e del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, del Museo Archeologico Nazionale e del complesso monumentale-ambientale del Ponte delle Torri e Fortilizio dei Mulini e il circuito del Monte Luco.

Due gli interventi previsti a Perugia dove sono in arrivo un milione e 400mila euro per il completamento del restauro del Complesso ex «Saffa» e altri 500mila euro per l’Arco di Duccio. L’ex Saffa in corso Garibaldi ospita il Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale dell’Umbria e una volta completati gli interventi potrebbe diventare anche la sede della Soprintendenza Archivistica che attualmente si trova a Madonna Alta. L’Arco di Duccio, tra corso Cavour e Borgo XX Giugno, è tra i beni che il Comune ha inserito nell’Art Bonus 2016, per un grandioso intervento di restauro e riqualificazione che richiede un importo da 600mila euro. Le risorse ministeriali potrebbero portare la svolta definitiva.