Uccisi in moto, strazio ai funerali. La figlia: ‘Insieme anche nella morte’

A Farneto di Colombella l’ultimo saluto a Oscar e Marinella

Oscar Minelli e Marinella Bistocchi alla Piana di Catelluccio durante una delle loro gite in moto

Oscar Minelli e Marinella Bistocchi alla Piana di Catelluccio durante una delle loro gite in moto

Perugia, 23 settembre 2017 - «SE NE SONO andati insieme, seguendo la loro passione. Non avrebbero potuto vivere uno senza l’altra, so che solo così potranno trovare pace». Lo strazio di Giulia è composto. Solo gli applausi della chiesa gremita rompono il silenzio mentre parla dal pulpito. In un soffio ha perso entrambi i genitori, Oscar e Marinella, morti insieme in sella alla loro moto in un drammatico frontale tra Città della Pieve e Monteleone di Orvieto. E oggi è lei, stretta al fidanzato, accanto agli amici, ai parenti e ai colleghi venuti a salutare , per l’ultima volta, Marinella e Oscar a ricordare quella coppia ‘felice’, insieme da 27 anni. Il Convento di Farneto è gremito. Qualcuno scuote la testa, ancora incredulo per la drammatica sorte toccata ai coniugi Minelli. E lei, Giulia, 24 anni «ringrazia» quanti sono venuti a portarle anche solo una parola di conforto.

«Papà era una persona speciale, come non ne esistono al mondo. Mia madre mi ha sempre dato speranza e coraggio e so che da lassù continuerà a donarmi tanta forza». Una vita di sacrifici, per lei e pure per i nonni, di cui ultimamente si prendeva cura Marinella. «Non li abbandonerò mai», promette.

La voce ferma, spezzata solo di rado dall’emozione del momento, stretta al suo Diego, Giulia annuncia che terrà fede alla promessa e si sposerà. «Come dicevate voi – dice, rivolgendosi ai genitori – nessuno muore finché vive nel ricordo di qualcun altro. Perciò andremo avanti con i vostri insegnamenti nel cuore». E «il prossimo anno ci sposeremo come promesso, spero ci potremo avvicinare ad un amore raro come era raro il vostro».

E’ poi Don Engjell Pitaqi a chiedere alla comunità di Colombella di non lasciare sola Giulia: «Ha bisogno del nostro affetto, non solo in questo giorno, ma più avanti». E rivolgendosi a lei: «Ti ammiro molto per la tua forza e determinazione. Prima della messa mi chiedevi: ‘Perché tutti e due?’, io non ho una risposta da darti, ma in questi casi nessuna risposta può essere di conforto».

Anche Don Engjell ricorda quella coppia che conosceva così bene: «Due persone molto riservate, che avevano un grande amore per la famiglia». Scende il silenzio fino all’applauso finale quando le due bare lasciano la chiesa, per sempre. Per sempre insieme.

Giulia Bianconi