Il 'doppio binario' del Turreno: a primavera la verità sul progetto

Tutto fermo: bisogna fare in fretta per non perdere le risorse Ue

L’interno dell’ex «Turreno»

L’interno dell’ex «Turreno»

Perugia, 9 dicembre 2016 - IL «TURRENO» si trova a un bivio, una sorta di doppio binario che entro primavera dovrà in qualche modo unificarsi. L’approvazione del programma di Agenda Urbana 2014-2020 da parte della Giunta comunale, infatti, contiene anche questa partita. Dal momento in cui la Regione darà il via libera alla ‘costola’ perugina del programma dei finanziamenti europei, ci saranno tre mesi di tempo per scegliere la strada.

LA PRIMA è quella di procedere nei confronti dell’ex cinema-teatro di piazza Danti con uno stralcio funzionale: in pratica con i 3,1 milioni a disposizione (fondi regionali, Ue e in piccola parte del Comune) verrebbe risistemata la struttura che sarebbe in grado a quel punto di far fronte alle funzioni urbanistiche per cui è destinata, pubblico spettacolo appunto. Certo, qui non è ancora chiaro il rebus sul numero dei posti, visto comunque che per salire ai 1.400 auspicati da una serie di ‘correnti’ cittadine, servirebbero maggiori risorse.

L’ALTRA strada è invece quella di un progetto, diciamo così, «polifunzionale» che si muove sull’onda dello studio di fattibilità già passato in Giunta e che prevede un intervento cospicuo del privato. Ma a quel punto la vocazione non sarebbe solo quella di un contenitore prettamente culturale.

«IL CENTRO STORICO, cuore dell’immagine identitaria della città – spiega dal canto suo l’assessore comunale allo sviluppo economico, Michele Fioroni – vedrà la riqualificazione dell’ex cinema-teatro Turreno su cui investire attraverso un progetto che andrà anche oltre Agenda Urbana. L’intento è quello di recuperare questo storico spazio culturale creando un attrattore dinamico e polifunzionale – precisa – che possa ospitare e valorizzare eventi diversi e contribuire a sviluppare in questa parte della città un’offerta innovativa, una sorta di agorà culturale capace di accogliere al meglio attività e eventi diversi anche di natura sociale o di intrattenimento».

«IL TURRENO – aggiunge Fioroni – vuole porsi al centro della vita culturale cittadina e dei percorsi turistici diventando un luogo di aggregazione di qualità nel centro storico, in una visione di sistema e complementarietà con le altre realtà cittadine (esistenti e nuove) e con l’offerta culturale e turistica del capoluogo». Bisognerà capire se questa direzione sarà gradita anche alla Regione.