Addio gite, appello degli olimpionici: "Umbria sicura, venite a scoprirla"

Diana Bacosi e Andrea Santarelli: "Così si può rilanciare il turismo"

Diana Bacosi, oro a Rio

Diana Bacosi, oro a Rio

Perugia, 19 marzo 2017 - Hanno promosso  l’immagine dell’Umbria nel mondo, conquistando con la maglia azzurra la medaglia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. E adesso, l’asso della scherma Andrea Santarelli e la campionessa del tiro a volo Diana Bacosi, lanciano l’appello: «Venite a trovarci in Umbria, questo è un posto sicuro, con mille tesori da scoprire». Anche lo sport si schiera al fianco de «La Nazione», per contribuire al rilancio del turismo dopo che la psicosi del terremoto ha fatto «sparire» visitatori e gite scolastiche.

DIANA BACOSI ha vinto in Brasile l’oro nella disciplina del tiro a volo. E’ di Città della Pieve, ma vive a Pomezia da otto anni e «ogni week end – spiega – torno al Trasimeno per rigenerarmi». «Dico agli italiani di non abbandonare questa terra stupenda, che ha tante risorse e che è rimasta così com’era prima del sisma». Eppure, nonostante nove decimi della regione non ha infatti subito danni e non ci sono pericoli, presenze e arrivi si sono drasticamente ridotti, anche a causa di una comunicazione spesso fuorviante. La campionessa olimpica parla di una psicosi «del tutto ingiustificata»: «La Valnerina è stata colpita, ma sta lottando per rinascere – continua – Le altre località sono state toccate minimamente dal terremoto. Capisco che possono fare paura le scosse di assestamento, ma anche a Roma ci sono e posso assicurare che non si riescono a sentire. Non c’è motivo quindi per non scegliere Perugia e tutta l’Umbria per una gita. Anzi, in questo periodo primaverile è davvero un fiore da visitare».

Non ci sono solo i grandi eventi come Umbria Jazz, ma anche tutte le piccole manifestazioni che rendono unica la regione: «Adoro le sagre – sorride Diana Bacosi – Uniscono le eccellenze gastronomiche da gustare ai posti più nascosti e tutti da scoprire».

Anche il folignate Andrea Santarelli, argento a Rio con la squadra italiana, ha continuato a scegliere l’Umbria per allenarsi. «E’ una regione fantastica, la più verde d’Italia e ha posti unici da ammirare. Sono anche andato a potare gli ulivi nella mia terra, a Gualdo Tadino, un’occasione unica per scoprire la natura», racconta. E proprio dallo sport arrivano le proposte per promuovere il territorio e avvicinare i turisti: «Ogni società sportiva potrebbe organizzare eventi e dimostrazioni in piazza della propria disciplina – è l’idea degli olimpionici – Si potrebbe per esempio invitare personaggi importanti e famosi per invogliare la gente a venire in Umbria, oppure organizzare al Curi un’amichevole con la Nazionale cantanti. Lo sport può fare molto, noi siamo pronti a scendere in campo per la nostra regione. L’unione fa la forza».