«Ha investito due bimbi, paghi». Truffata un’anziana cardiopatica

I banditi sapevano anche che un familiare era in vacanza

CARABINIERI L’anziana ha sporto denuncia a Foligno per quanto accaduto mercoledì

CARABINIERI L’anziana ha sporto denuncia a Foligno per quanto accaduto mercoledì

Foligno (Perugia) 21 luglio 2017  – Ancora una truffa agli anziani. Ancora una donna, stavolta di 90 anni, oltretutto cardiopatica, presa di mira da malviventi che, a differenza dei precedenti episodi, avvenuti in tutta la provincia di Perugia, sono apparsi pericolosamente al corrente di questioni familiari riguardanti la vittima. La 90enne, per la paura che le hanno fatto prendere i due truffatori, un uomo e una donna, ha anche rischiato un attacco di cuore visto che soffre di una seria malattia.

ERA IN CASA nella zona dei Canapè da sola mercoledì pomeriggio quando ha ricevuto la telefonata di una donna (negli altri episodi erano stati invece sempre uomini ad agire) che diceva di essere una funzionaria della questura e che la chiamava perché sua figlia aveva provocato un incidente in cui aveva investito due bambini ed era trattenuta in caserma e che, come da copione in tante altre truffe, per liberarla, c’era bisogno di pagare una cifra a parecchi zeri. La donna le ha detto infatti che per far rilasciare la figlia sarebbero serviti 13mila euro. La novantenne allora, preoccupata per per la figlia, quando ancora non aveva capito che quella poteva essere una truffa, ha detto all’interlocurtrice telefonica che, per quella cifra, le avrebbe potuto fare un assegno. Ma la truffatrice, a quel punto, ha iniziato a chiederle se avesse dei soldi contanti in casa e se, magari aveva anche dei gioielli in oro.

LA MALVIVENTE le ha detto che di lì a poco sarebbe passato un suo collega in moto a prendere almeno quei soldi. L’anziana ha avuto paura, soprattutto quando, dopo aver detto che avrebbe chiamato l’altra figlia, i truffatori le hanno riferito che avevano già provato a contattarla loro, ma che era irraggiungibile visto che si trovava in vacanza in montagna, come effettivamente è. La novantenne, a quel punto ha chiamato il 112, ma, come fanno sempre questi casi, i truffatori sono rimasti in linea e la signora ha parlato con un complice che le ha confermato la versione della donna.

L’ANZIANA ha quindi telefonato al nipote avvocato, ma, dall’altra parte della cornetta c’era ancora uno dei due complici che si è addirittura spacciato per lui e si è messo ad urlarle che doveva fare qualcosa perché la zia aveva bisogno di aiuto. Poi, finalmente i malviventi devono aver riagganciato. A quel punto ha chiamato davvero il nipote che le ha detto di non aprire a nessuno. Quando è arrivato ha trovato la nonna in stato di choc e hanno chiamato le forze dell’ordine. E’ caccia ai banditi che però, con questo colpo, lasciano pensare che tengono sotto controllo le vittime e i loro familiari.