L’onda lunga dell’effetto-terremoto. Il turismo estivo cala del 20%

L’analisi di Federalberghi: "Il recupero atteso in autunno"

Sui numeri complessivi del turismo umbro pesa ancora il terremoto: neanche l’estate ha saputo rilanciare il settore

Sui numeri complessivi del turismo umbro pesa ancora il terremoto: neanche l’estate ha saputo rilanciare il settore

Perugia, 23 luglio 2017 – Niente da fare, l’effetto-terremoto colpisce ancora. L’analisi è spietata: "Ci aspettiamo un calo di turisti superiore al 20% rispetto alla primavera-estate dello scorso anno". Ed entrando nei dettagli: "Particolari difficoltà ci sono per le città che vivono soprattutto di turismo organizzato, come Assisi, Perugia e Orvieto. Meglio invece per i comprensori che attirano più famiglie e stranieri, come il Trasimeno e Foligno".

Tende al pessimismo l’analisi di Federalberghi Umbria che, con il direttore Rolando Fioriti, ribadisce la sofferenza del Cuore verde in un’estate che festeggia la grande ripresa turistica. Nessun dubbio sulle cause. I problemi, dice Fioriti, "sono legati al terremoto e sono figli dell’effetto panico e di una comunicazione distorta" tali da incidere sui viaggi organizzati, dal turismo religioso alle gite scolastiche (azzerate in Umbria), programmati con "almeno 6-9 mesi d’anticipo".

 Segnali di ripresa arrivano dall’assessore al regionale al turismo, Fabio Paparelli. "Tra gennaio e maggio – dice – registriamo un calo del 25% di arrivi ma, dato significativo, solo del 15% di presenze. I turisti arrivano in misura minore, ma si fermano di più". La situazione sta lentamente migliorando, visto che nei primi tre mesi del 2017 gli arrivi, rispetto al 2016, erano calati del 32%, le presenze del 19.88%.

Nel frattempo si sono avviate numerose campagne di comunicazione e promozione per rimettere in moto il settore. "Sono state azioni molto utili a recuperare l’immagine di regione tranquilla e pronta ad accogliere – sottolinea Fioriti – ma gli effetti non sono immediati e si manifesteranno sul medio-lungo periodo. I danni nel turismo organizzato sono stati fatti molti mesi fa, in tutta la regione, a prescindere dalla vicinanza al cratere. Già in autunno-inverno, in particolare a Natale, ci aspettiamo un recupero".

S.C.