Tassa sull'immagine, figli & figliastri

Perugia, la Giunta comunale fa lo 'sconto' a Eurochocolate. Ma chiede il balzello ad altre iniziative

Migliaia di persone a Eurochocolate

Migliaia di persone a Eurochocolate

Perugia, 26 ottobre 2016 - E’ PROPRIO il caso di dire che per la Giunta comunale ci sono figli & figliastri. La settimana scorsa il nostro giornale aveva dato la notizia della rinuncia da parte del Comune a circa centomila euro di «diritto di immagine», per aver concesso gratuitamente gli spazi più preziosi della città a grandi marche commerciali che hanno promosso i propri prodotti durante Eurochocolate. 

ORA PERÒ emerge che l’Esecutivo ha fatto pagare lo stesso «diritto di immagine», l’8 ottobre scorso, al marchio Pandora, per un’attività promozionale occasionale in via Fani. Dunque Palazzo dei Priori ha rinunciato a circa 100mila euro (i marchi erano una decina) in occasione di Eurochocolate (quando arrivano comunque 2/300mila persone) ed è inflessibile e non fa alcuna deroga in un’occasione estemporanea. 

COME PREVEDE il regolamento per l’utilizzo dell’immagine di Perugia (approvato nella scorsa legislatura), la Giunta ha fatto pagare la tassa per mezza giornata a Pandora (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19) pari a 480 euro (quella piena va dagli 800 ai 1000 euro al giorno). Nel regolamento c’è scritto però che l’Esecutivo può comunque derogare a quel regolamento. Cosa che ha fatto per i dieci giorni dell’evento cioccolatiero. La Giunta aveva lasciato intendere che sarebbe un errore far pagare un’ulteriore tassa (oltre alla Tosap temporanea) a marchi importanti che in realtà potrebbero promuovere Perugia in Italia e nel mondo. Resta da capire se nel caso specifico di Eurochocolate – visto che porta migliaia di persone – queste aziende sarebbero sbarcate in città nonostante il balzello. Chissà...

INTANTO il centrosinistra ha deciso di vederci chiaro ed ha attivato la Commissione garanzia e controllo sul caso. «Le aziende che hanno usufruito dello sconto – affermano i capogruppo di Pd e Sr Diego Mencaroni e Nilo Arcudi – sono società del calibro di Sky, Nespresso, Ricola, Mondo Convenienza. In questo modo la Giunta, senza alcun motivo apparente, ha rinunciato ad un considerevole introito economico sobbarcandosi, invece, come tutti gli altri anni le spese per la gestione del massiccio afflusso di turisti». 

«LA RINUNCIA ad una cifra così importante corrisposta da una manifestazione che dura da 23 anni e che non ha bisogno certo di incentivi di alcun tipo per continuare a svolgersi in città visto il giro di affari che riesce a muovere – concludono – è assolutamente assurda ed incomprensibile soprattutto in un momento come questo».