Sirci sulle Olimpiadi: "A Rio abbiamo le stesse possibilità del Brasile"

Il presidente della Sir e i suoi gioielli

Sirci insieme a Birarelli (foto Crocchioni)

Sirci insieme a Birarelli (foto Crocchioni)

Perugia, 21 agosto 2016 - E’ volato in Brasile prima ancora di sapere se l’Italvolley sarebbe andata o meno avanti. Gino Sirci, passionale e appassionato presidente della Sir Safety Perugia, l’unico dei club italiani presenti a Rio, ha "seguito le sue sensazioni" e non ha sbagliato. Nella nazionale che stasera si giocherà l’oro contro il Brasile ci sono tre titolari "di peso" che militeranno nella prossima stagione proprio nella sua squadra: lo Zar Zaytsev, Buti e Birarelli.

Presidente, che si prova?

«Ci sentiamo protagonisti. Perugia è presente con tre giocatori eccezionali che, spesso, hanno risolto i momenti critici dei vari match azzurri».

Cosa ha provato al Maracanazinho quando abbiamo superato gli Usa, dove peraltro gioca quel Russel che vedremo ancora da settembre qui a Perugia?

«E’ stato esaltante. Anche i brasiliani tifavano per noi. Una gran partita. Eravamo tutti orgogliosissimi. Sono felice di essere volato qui già il 15 di agosto. Insomma come un padre che segue il figlio io da presidente seguo i miei campioni che sono qui a Rio».

Un bel patrimonio il suo. Saliranno i cachet?

«Sono tra i primi dieci giocatori al mondo. Sì, è chiaro, la maggiore valorizzazione porterà a una maggiore concorrenza, ma va bene...».

Lei ha visto anche Russia-Brasile. Come vede questa finale?

«Il Brasile è forte e ha un pubblico incredibile che trascina la squadra come in nessun altra parte del mondo. Chi gioca in casa con quel pubblico è favorito, ma la nostra nazionale non è inferiore a quella carioca. Abbiamo le stesse chance».

Vuol dire che anche l’argento va bene?

«No. Noi scendiamo in campo per l’oro».

L’effetto Olimpiadi aumenterà l’afflusso al PalaEvangelisti.

«Spero che questo aiuti ad adeguare il palasport. Nessuno in Italia ha una curva retrattile. E poi le tribune fisse costano meno. Ben vengano le attività giovanili ma Perugia ha tante altre strutture...».

C’è il rischio che l’appagamento delle Olimpiadi svuoti un po’ di motivazioni i suoi giocatori in campionato?

«Potrebbe succedere ma la vera differenza tra i grandi campioni e i piccoli è questa. La continuità appartiene ai grandi...».

A cosa punta la sua Sir nella stagione 2016/17?

«A vincere qualcosa... Già siamo simpatici e ci divertiamo. Anche qui alle Olimpiadi di Rio siamo benvoluti».

Come si vestirà per la partita di stasera, in azzurro?

«Normale. Ma andrò con una bandiera tricolore... Forza Italia!».