Rissa in campo: «Noi squalificati perché stranieri»

Perugia, squadra di immigrati accusa la Uisp

Una partita di calcio del campionato Uisp

Una partita di calcio del campionato Uisp

Perugia, 18 febbraio 2017 - «Ci hanno  squalificato perché siamo stranieri». «Niente affatto, la nostra organizzazione si distingue proprio per offrire la possibilità di far fare sport a tutti». E’ un indiretto botta e risposta quello andato in scena tra una squadra di calcio Uisp (il Deportivo Inca, con tutti i tesserati di origine sudamericana) e la Commissione giudicante di appello regionale dell’Unione sport per tutti.

Un botta e risposta che prende le mosse dal ricorso della società, che si è vista squalificare a causa di una rissa sul campo, ben sei tesserati: tre per due giornate, uno per un mese, un altro per quattro mesi e il guardalinee addirittura per un anno. A emettere la sentenza in prima istanza era stata la Commissione provinciale, contro la quale il Deportivo Inca ha presentato però ricorso al regionale. «La rissa si è scatenata a seguito di un brutto fallo subìto da un nostro giocatore – afferma il Depotivo – , il quale reagiva scatenando una zuffa a cui partecipavano tesserati di entrambe le squadre e, quindi, non si capisce perché siano stati squalificati ben sei nostri tesserati e solo uno della squadra avversaria».

«Inoltre – aggiungono i Sudamericani – il giocatore dell’Asd Ponte Rio che ha commesso il fallo non è stato neanche ammonito. Dunque, ad avviso della squadra ricorrente, «l’arbitro ha posto l’attenzione soltanto sui nostri tesserati che sono tutti stranieri, ignorando gli avversari che sono tutti italiani». Insomma a sentire la società composta da giocatori sudamericani, ci sarebbe stata una vera e propria discriminazione nei loro confronti. Ma la Commissione d’Appello regionale della Uisp ha ribattuto punto su punto, a cominciare dal fatto che c’è stata ammissione di colpa da parte alcuni tesserati del Deportivo sui fatti della rissa.

«IL GUARDALINEE con la bandierina colpiva chi gli capitava a tiro», scrivono i giudici sportivi della Uisp; e poi uno dei giocatori «oltre a fare un fallo a un avversario lo colpiva con un calcio ai testicoli», poi un altro avrebbe dato un colpo «stile kung fu a un giocatore del Ponte Rio. E comunque gli atleti della squadra avversaria si sono adoperati per placare la rissa». Alla fine squalifiche confermate per il Deportivo Inca e la precisazione che «non c’è stato alcun pregiudizio nei confronti dei tesserati stranieri e della società. Anzi realtà come queste – sottolinea la commissione Uisp – sono il fiore all’occhiello della nostra organizzazione che come prevedono i principi fondanti intende offrire la possibilità di far fare sport a tutti».