Smaltimento rifiuti, rinviato a giudizio il sindaco di Terni

Insieme a Di Girolamo andranno a processo altre 19 persone per la vicenda dello smaltimento del percolato dell'ex discarica rsu di Vocabolo Valle. La difesa del sindaco: "Nessuna azienda è mai stata favorita"

Leopoldo Di Girolamo

Leopoldo Di Girolamo

Terni, 25  luglio 2017 - Rinvio a giudizio per il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo: la decisione è stata presa dal gup Federico Bona Galvagno nell'ambito dell'inchiesta relativa allo smaltimento del percolato dell'ex discarica rsu (adibita cioè alla raccolta dei rifiuti solidi urbani) di Vocabolo Valle. Turbata libertà degli incanti è l'accusa contestata al sindaco - oggi presente in aula - e ad altre 19 persone, anche queste rinviate a giudizio.

Tra di loro figurano tre dirigenti e tecnici comunali che hanno programmato le procedure e assessori dell'attuale e delle precedenti giunte Di Girolamo che le hanno approvate. Il pm Raffaele Iannella contesta nello specifico all'ente di aver violato la normativa europea in materia di assegnazione dei lavori per lo smaltimento dei rifiuti, frazionando artatamente le gare d'appalto per la gestione del percolato, così da affidarle in via diretta. «Svilupperemo questo procedimento in sede dibattimentale - ha spiegato il legale di Di Girolamo, l'avvocato Attilio Biancifiori - il sindaco e l'amministrazione comunale non hanno mai favorito alcuna azienda specifica. La necessità di frazionare le gare è stata causata della limitatezza dei fondi a disposizione». La prima udienza del processo è prevista il 12 marzo.