'Perugia 1416': contesa con le cantine Goretti

L’evento culturale in parte finanziato dal Comune che sin dalla prima edizione divide i perugini, ora sembra presupporre una sottile guerra di supremazia vitivinicola

Rievocazione storica Perugia 1416

Rievocazione storica Perugia 1416

 Perugia, 16 novembre 2017  – C’E’ UNA battaglia sul marchio registrato riferito a ‘Perugia 1416’, l’evento culturale in parte finanziato dal Comune che sin dalla prima edizione divide i perugini e che ora sembra presupporre una sottile guerra di supremazia vitivinicola.

IL PERCHÉ è presto detto. Il 19 aprile 2016 l’Associazione «Perugia 1416» presieduta da Teresa Severini, assessore alla cultura, la cui famiglia è storicamente legata alle famose cantine Lungarotti, deposita il marchio all’Ufficio brevetti e marchi del Ministero dell’Economia. La scritta «Perugia 1416» appunto, con il logo portabandiera e cinque drappi. Nella domanda sono indicate le categorie per cui si intende utilizzarlo: dai preziosi ai materiali di cartoleria, dai mobili all’abbigliamento, dai giochi alle attività sportive. In tutto si tratta di nove classi.

IL SUCCESSIVO 21 giugno però sono le cantine Goretti di Perugia – ovviamente rivali di Lungarotti sul piano imprenditoriale – a depositare allo stesso ufficio ministeriale un marchio «Perugia 1416», dichiarando di volerlo utilizzare su birre, acque minerali e bevande alcoliche. I vini, presumibilmente, stante la ragione sociale. Potrebbe quindi diventare un’etichetta di qualche bianco o rosso in produzione. Certo, le classi merceologiche sono differenti ma in materia ci sarebbe la regola della prima registrazione: un nodo ancora da sciogliere.

NASCE un contenzioso perché l’associazione culturale si troverebbe non solo a non poter ampliare le classi, ma soprattutto a vedersi sfruttare il logo per la commercializzazione di prodotti esterni allo scopo della fondazione. E in più, verrebbe da dire – ma qui più come nota colorita –, in concorrenza con la cantina della ‘madrina’ dell’evento.

L’ASSOCIAZIONE fa opposizione contro l’Agricola Goretti produzione vini srl attraverso il suo legale, l’avvocato Giuseppe Caforio, e scrive al Ministero. Quest’ultimo, come prevede la norma in materia, chiede un tentativo di conciliazione tra i due contendenti prima di entrare nel merito della questione da dirimere. La comunicazione della Direzione generale per la lotta alla contraffazione chiede in sostanza un accordo privato. Almeno un tentativo. A luglio scrive all’Associazione e alla Cantine. Il tempo: due mesi prorogabili fino al massimo di un anno. La guerra del marchio è ancora aperta.

Erika Pontini