Scommesse e combine nel tennis: chiesti tre anni per Roberto Goretti

La difesa: «Ecco cosa dicono i testimoni». Sentenza il 9 gennaio

Il responsabile dell’area tecnica  del Perugia Calcio, Roberto Goretti

Goretti Roberto

Perugia, 29 dicembre 2017 - Presunte combine nel mondo del tennis, Roberto Goretti aspetta con ansia il 9 gennaio, giorno della sentenza del processo che scriverà la parola fine sul caos scommesse. Tre anni per il dirigente del Perugia calcio, due anni e otto mesi per il tennista azzurro Daniele Bracciali e due anni e sei mesi per il collega Potito Starace: queste le richieste di pena formulate dal pm Carlotta Bernardini nei confronti dei tre imputati nel procedimento sulle presunte combine nel mondo del tennis, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, in particolare a manipolare una pluralità di partite di tennis di tornei prevalentemente internazionali.

«Il processo con i testimoni ha evidenziato in maniera chiara che Roberto Goretti non ha mai compiuto azioni finalizzate a falsare gare di tennis e non ha mai fatto parte di associazioni per delinquere. Ora aspettiamo la decisione dei giudici», queste le parole dell’avvocato Antonio De Rensis che ha chiesto ovviamente l’assoluzione dello stesso Goretti. «I tennisti sentiti e anche altri soggetti hanno detto di non aver mai visto o conosciuto Goretti. Per me le carte parlano chiaro, i processi si fanno in aula e l’aula ha detto che il mio assistito non c’entra nulla. Se siamo fiduciosi? Per me conta quello che si è evidenziato nel processo, ma ora aspettiamo la decisione dei giudici».

Per la procura, le scommesse sul tennis si sarebbero svolte dalla fine del 2007 all’estate del 2011. L’inchiesta, nata da una costola del calcioscommesse, ha portato alla luce un giro di partite che sarebbero state truccate anche a livello internazionale.

Parti civili sono il Coni, la Federazione Italiana Tennis, e l’International Tennis Federation Limited. Parte offesa, la Tennis Integrity Unity. Se Fit e Coni hanno chiesto un risarcimento di 30.000 euro (10.000 di provvisionale), è maxi la richiesta dell’Itf: tramite l’avvocato Remo Pannain, ha chiesto la bellezza di un milione di euro (e 100.000 di provvisionale). Presumibilmente non si andrà incontro a ulteriori gradi di giudizio, poiché la vicenda è sempre più vicina alla prescrizione (che sopraggiungerà nell’ottobre 2018).

Fra. Men.