Addio a Polifemo, il cagnolino mascotte di Umbria Jazz

Era un simbolo del Festival, aveva perfino un apposito ’pass’. Conosciuto e amato da tutti

Polifemo con l’inseparabile amico e padrone  Moreno Pizzichini

Polifemo con l’inseparabile amico e padrone Moreno Pizzichini

Perugia, 17 settembre 2017-Addio a Polifemo, il cagnolino simbolo dell’acropoli perugina e mascotte porta-fortuna di Umbria Jazz e delle sue star. Da qualche tempo Poli (come tutti lo chiamavano) non si vedeva più in giro, nelle sue abituali e immancabili passeggiate lungo corso Vannucci. Stava male e nella notte tra venerdì e sabato è scomparso, accudito fino all’ultimo dal suo inseparabile amico e padrone Moreno.

Bianco e Nero, di piccola taglia, simpatico e intraprendente al punto giusto, Polifemo da anni era una presenza fissa e abituale in centro, amatissimo e coccolato da tutti, accolto con allegria ed entusiasmo nei bar e nei negozi, conosciuto da cittadini e turisti. La passeggiata in centro era un’abitudine che rinnovava ogni giorno, d’estate e in inverno, a tutte le ore per poi tornare a casa di notte, da Moreno oppure partire in viaggio insieme a lui. Poi all’improvviso era diventato una celebrità. Perché è stato il primo animale nella storia di Umbria Jazz a ottenere il pass ufficiale della manifestazione. Polifemo aveva quello giallo, come si addice a chi fa parte dello staff, con tanto di fotografia e nome, e lo indossava con grande disinvoltura al posto del collarino.

Fin dal suo ‘debutto’ aveva fatto colpo e conquistato la simpatia di Carlo Pagnotta che lo adorava e lo considerava il portafortuna di Uj: in molti ricordano ancora la serata inaugurale dell’edizione 2008 quando Polifemo era salito sul palco durante il concerto di Chiara Civello, scegliendo con perfetto tempismo il momento giusto, con la cantante che presentava i musicisti della sua band. Da lì era sempre stato presente ai concerti di Umbria Jazz, dietro le quinte o sul palco, sempre vicino a tutti i musicisti, anche a quelli più burberi o inaccessibili. In città faceva sempre notizia come quando era scomparso per un giorno a Cannara innescando una mobilitazione generale o quando venne aggredito da un grosso cane tra l’indignazione di tutti. In centro ieri tutti lo ricordavano mentre sui social network si moltiplicano le testimonianze di dolore e affetto per la sua morte.

SOFIA COLETTI