Il parrucchiere è un pedofilo. Molestie ai giovani clienti

Era stato arrestato già dieci anni fa per molestie sessuali su due bambini, fratellino e sorellina che all’epoca dei fatti avevano 7 e 9 anni

Pedofilia (foto repertorio)

Pedofilia (foto repertorio)

Perugia, 21 febbraio 2018 - Era stato arrestato dieci anni fa per molestie sessuali su due bambini, fratellino e sorellina che all’epoca dei fatti avevano 7 e 9 anni. E adesso quell’uomo, un parrucchiere che aveva un’attività alle porte dell’acropoli nella zona dei Ponti, è stato condannato a tre anni di reclusione.

La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dopo che il processo aveva subìto uno stop lungo qualche anno a causa di rinvii su rinvii. L’uomo all’epoca dei fatti aveva 36 anni e i bambini molestati, che nel frattempo sono diventati quasi adulti, uno già maggiorenne, erano piccoli e affezionati clienti. Era il loro parrucchiere di fiducia. Ed era il nonno a portarli da lui frequentemente. Secondo quanto emerse dall’attività investigativa, il parrucchiere-pedofilo avrebbe rivolto le sue attenzioni del tutto particolari sui due fratellini per più di due anni. Succedeva che i bambini andassero sempre assieme da quel parrucchiere a farsi sistemare i capelli. Non andavano soli, però: li accompagnava il nonno. Che per tutta la durata del taglio pare non abbandonasse mai il negozio. Aspettava. E per passare il tempo sfogliava e leggeva qualche rivista.

Sembra che il parrucchiere approfittasse proprio di quei frangenti per palpeggiare i fratellini, soprattutto la bambina. La quale pare fosse costretta a fare altrettanto a quell’uomo. Paura e vergogna avevano quasi «paralizzato» i due bambini, che per due anni hanno taciuto l’inferno che erano costretti a vivere. A un certo punto però la piccola non ce la fece più a sopportare quegli abusi e tra le lacrime, nella più totale disperazione, raccontò tutto alla mamma. I genitori andarono subito dai carabinieri e scattò l’inchiesta. Lui, il parrucchiere, finì in carcere. Vennero chiuse le indagini, ci fu la richiesta di rinvio a giudizio e l’inizio del processo. Un processo durato un’eternità, che più volte ha portato la madre dei due bambini, ormai cresciuti e diventati adulti, a disperare.

La mamma aveva anche fatto un appello scritto ai giudici affinché chiudessero il processo e dessero giustizia ai suoi bambini. L’uomo condannato è stato anche interdetto dai pubblici uffici.