Omicidio a Terni, l'accusato si difende: "Non sono un assassino" / FOTO

L'uomo ha negato di aver ucciso a colpi di pistola il connazionale Demir Hyseni di 49 anni

Kujtim Beli, 60 anni, arrestato per l'omicidio di Terni (Pianetafoto)

Kujtim Beli, 60 anni, arrestato per l'omicidio di Terni (Pianetafoto)

Terni, 20 luglio 2017 -  Ha negato di essere un assassino e ha fornito un alibi dicendo che non era a Terni il giorno dell'omicidio, il 60enne albanese Kujtim Beli, fermato martedì  18 luglio  nel porto di Bari dai Carabinieri con l'accusa di aver ucciso a colpi di pistola il suo connazionale Demir Hyseni di 49 anni. Le indagini sull'omicidio sono coordinate dalla Procura di Terni, ma l'interrogatorio di convalida del fermo si è celebrato a Bari, dove l'uomo è stato bloccato il 18 luglio mentre tentava di imbarcarsi per l'Albania, secondo gli investigatori per sfuggire alla cattura.

Contro di lui ci sono soprattutto le testimonianze di moglie e figlia della vittima che dicono di averlo riconosciuto, e di una terza persona che ha dichiarato di averlo visto mente buttava la pistola in un cassonetto. Movente del delitto, secondo l'accusa, sarebbe stato un litigio fra i due per via di una vecchia relazione sentimentale tra la vittima e la moglie dell'indagato, che ora vive in Germania con i figli. Dinanzi al gip del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli e al pm Marcello Quercia, il 60enne, difeso dall'avvocato Francesco Colonna, ha negato di aver ucciso il connazionale. Ha detto di non avere alcun motivo di risentimento nei suoi confronti anche perché è ormai da anni separato dalla moglie. Ha spiegato, inoltre, che quel giorno si trovava a Padova per lavoro e non a Terni e che  martedì era a Bari non per fuggire ma per tornare a casa in Albania. Il giudice si è riservato la decisione e depositerà nelle prossime ore il provvedimento di convalida del fermo ed eventuale conferma della misura cautelare in carcere.