Norcia, la zona rossa si riduce. Riapre il primo ristorante: "Grazie, turisti" / FOTO

Terremoto, il lento ritorno alla normalità della città di San Benedetto

Nevicata a Norcia (foto Ansa)

Nevicata a Norcia (foto Ansa)

Norcia (Perugia), 9 gennaio 2017 - Aperta Porta Ascoli e altre vie adiacenti a corso Sertorio: a Norcia la "zona rossa" si riduce ancora. La città di San Benedetto continua a fare le prove per un ritorno alla normalità. Al via anche la rimozione dei resti della basilica, sia all'interno della stessa che lungo la via laterale che collega le due principali porte della città attraverso piazza San Benedetto.

Una volta liberato il percorso si potrà tornare ad attraversare il centro storico. E proseguono anche le opere di messa in sicurezza degli edifici e dei monumenti. Da alcuni giorni i vigili del fuoco sono impegnati, infatti, a stabilizzare anche il campanile di Santa Maria Argentea.

A Norcia la voglia di tornare a vivere e a lavorare si manifesta anche attraverso le riaperture degli esercizi commerciali. All'interno delle mura ha ripreso l'attività il primo ristorante, l'osteria "Sientìn può" di Rodolfo Di Biasio e Stefania Borrini che racconta l'emozione di tornare a servire i clienti, la maggior parte turisti. "Non ci sembra vero di aver ricominciato a lavorare - racconta la donna -, eravamo un po' titubanti nel riaprire e poi ci siamo detti: proviamoci; ed è andata finora benissimo".

A mangiare nel ristorante sono andati soprattutto turisti. "Ne sono arrivati tanti dal giorno di Capodanno - racconta ancora Stefania - e in particolare dall'Emilia Romagna, dal Veneto e dalla Toscana e noi li ringraziamo di cuore, la rinascita di Norcia passa anche attraverso di loro".

E tra i turisti si devono registrare anche un gruppo di giovani perugini che si sono presentati vestiti con costumi medievali, attirando l'attenzione dei passanti. Sono ragazzi e ragazze che fanno parte della "Compagnia del Grifoncello" che si occupa di rievocazioni storiche. "Siamo voluti tornare a Norcia - spiegano - con questi abiti per dare un ulteriore tocco di vivacità a una città che ha voglia di tornare a vivere".