Nonna Lavinia compie 110 anni, è la donna più longeva dell’Umbria

Castiglione del Lago in festa. Il sindaco: «Qui si vive bene e a lungo»

Nonna Lavinia compie 110 anni

Nonna Lavinia compie 110 anni.

Castiglione del Lago, 21 dicembre 2016 - Un bicchiere di vino al giorno, pasti leggeri e niente sigarette. L’elisir di lunga vita è tutto qui. Nessun siero, altro che formule magiche e nascoste chissà dove. Tra le rughe di nonna Lavinia Parri è svelato il segreto della sua clamorosa longevità: «Una vita semplice, l’affetto della famiglia». Così la signora di Castiglione del Lago, che va ghiotta per gli gnocchi al sugo d’oca e guarda poca tv, ha spento 110 candeline, diventando la persona più anziana dell’Umbria. Una festa che ha coinvolto tutto il lago Trasimeno, con gli auguri arrivati anche dal sindaco Sergio Batino (nella foto). «Insieme all’assessore Daniz Lodovichi siamo andati personalmente a casa della nostra compaesana per donarle una targa-ricordo da parte dell’amministrazione comunale – ha detto il primo cittadino –. Lavinia è la dimostrazione che a Castiglione del Lago si vive bene». E a lungo.

Nonna Lavinia è nata a Cortona il 20 dicembre 1906. Era l’Italia della Monarchia, quella che stava costruendo la rete ferroviaria dello Stato e iniziava a conoscere il gioco del calcio, per certi versi ancora misterioso. Poi le due Guerre Mondiali e l’orrore nazista. Lavinia è stata testimone oculare delle persecuzioni. Riesce a salvarsi, ma durante quegli anni perde alcuni familiari e amici, deportati dai nazisti. Vede nascere la Repubblica e firmare la Costituzione Italiana: è infatti oggi una delle poche donne ancora in vita ad aver votato al Referendum del 1946.

Trascorre il suo «secondo tempo» al Trasimeno, tra casa, lavoro e gli affetti più cari: il marito, scomparso tempo fa, la figlia, nipoti e pronipoti. E spiega: «Ci alzavamo la mattina quando spuntava il sole e si lavorava nei campi fino a quando tramontava; qualche volta, però, andavo a piedi dalla Pietraia a Cortona per il mercato con una cesta di polli da vendere».

Oggi Lavinia è un personaggio in tutto il bacino lacustre. Qui a Piana la conoscono un po’ tutti e non solo per gli anni, tantissimi, che si porta sulle spalle. Il suo nome è balzato alle cronache anche per come è riuscita a superare, tre anni fa, una delicata operazione chirurgica. Dopo una caduta accidentale, infatti, la donna si era rotta il femore e dovette sottoporsi ad un intervento, tanto più delicato in quanto riferito a una donna di (allora) 107 anni. Per la prima volta in Italia i medici dell’ospedale «Santa Maria della Misericordia» di Perugia decisero sottoporre una persona così anziana ad anestesia totale e relativo intervento di ricomposizione della frattura scomposta. Fortunatamente l’intervento riuscì perfettamente.

Così nonna Lavinia, che è lucida, arzilla, piena di grinta e voglia di vivere nonostante i comprensibili acciacchi dell’età, è diventata la prova vivente che coraggio e determinazione non conoscono tempo e neanche stagioni. Nel 2015, per il suo centonovesimo compleanno, ricevette anche la graditissima visita del cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia. Fu un momento bello e commovente. Ieri un altro importante traguardo, festeggiato accanto a chi le dà più forza: la sua bellissima famiglia.