Il giallo della terza lettera. Conti, indagine sulla morte

In una missiva a Renzi la difesa del Corpo forestale

Il generale Guido Conti, 58 anni

Il generale Guido Conti, 58 anni

Perugia, 19 novembre 2017 - Un colpo alla tempia destra esploso con una calibro 9 a poca distanza dall’auto con cui era arrivato alle pendici del monte Morrone, un luogo a lui caro. Tre lettere, di cui una misteriosa. E lo scritto, del 2016, all’allora premier Matteo Renzi in difesa del Corpo forestale dello Stato, in vista dell’accorpamento con l’Arma dei carabinieri.

C’è un’inchiesta della procura de L’Aquila sulla morte per suicidio del generale Guido Conti, 58 anni di Sulmona. L’ufficiale prima alla ‘Forestale’ poi all’Arma era passato alle cronache anche per la maxi-inchiesta su Gesenu, svolta nel lungo periodo di comando in Umbria. A novembre aveva scelto di congedarsi ed era divenuto un dirigente della Total. Negli ultimi giorni il rapporto di lavoro si era interrotto.

ANCHE la decisione di oscurare il profilo social, già da ieri, era parso un chiaro segnale premonitore. Proprio sul suo profilo Facebook era tra l’altro pubblicata una missiva, risalente al novembre 2016 e indirizzata a Renzi, in cui il generale difendeva il Corpo forestale contro l’accorpamento nell’Arma deciso dal Governo. Un intervento contro «lo scioglimento di una istituzione benemerita bisecolare e carica solo di dignità, abnegazione ed efficienza», rispetto al quale – scriveva Conti – «mio padre (pure lui della Forestale, ndr) è morto due volte. Ed insieme a lui decine di migliaia di uomini che nella nostra missione, perchè tale è lo spirito che ci anima, hanno creduto e credono. E questo non posso permetterlo. Senza battermi fino in fondo».

NELLE ULTIME ore gli investigatori hanno ricostruito il venerdì maledetto del generale. Conti era uscito da casa verso le 9.30, dicendo alla moglie che sarebbe rientrato ad ora di pranzo. Salito sulla Smart si è recato ad una tabaccheria dove ha acquistato tre fogli e buste da lettera ed un francobollo, per poi risalire in macchina e fermarsi in qualche posto dove ha scritto i suoi ultimi messaggi. Al momento sono state trovate le lettere indirizzate alla famiglia e una alla sorella. Mancherebbe la terza lettera affrancata e spedita ad una destinazione sconosciuto. Conti è poi risalito in auto, dirigendosi sulla strada verso il Morrone. E’ sceso e si è ucciso.

Conti è stato ritrovato da due forestali che avevano lavorato con lui a Sulmona.

Eri.P.