Nel parco minacce di morte ai cani: "Se non pulite... bocconi amari"

Inquietante cartello all’ingresso della zona verde di Sant’Angelo

Cani in una foto di repertorio AFP

Cani in una foto di repertorio AFP

Perugia, 16 febbraio 2017 - Il cartello affisso al parco Sant’Angelo è inquietante: «Raccogli gli escrementi del tuo cane, altrimeni son ‘bocconi’ amari». Un’autentica minaccia per chi porta a passeggio il cane in quell’area verde. Una minaccia che ha indignato molti cittadini, compreso il consigliere del Pd, Emanuela Mori, che è stata allertata da un abitante della zona e ha subito sollevato la questione. «Purtroppo ancora una volta si attaccano gli animali, vittime innocenti della cattiveria umana» afferma.

«Questa volta lo si fa attraverso l’affissione di un cartello che, invitando i proprietari di cani a ripulire dalle deiezioni dei loro animali, in realtà minaccia di seminare bocconi avvelenati. Succede al parco di Sant’Angelo a Perugia, sulla porta di ingresso del cancello di via del Canarino. Grazie alla segnalazione di una cittadina arrivata prontamente allo Sportello a 4 zampe della Provincia di Perugia – aggiunge Mori –, sono potuta intervenire informando i vigili urbani. Premetto che è una questione di rispetto e civiltà lasciare pulito il parco dagli escrementi dei propri cani, ma condanno profondamente queste azioni punitive da parte di chi non solo non ama gli animali, ma anzi trova il modo di diffondere la paura minacciando bocconi avvelenati che uccidono i nostri amici a 4 zampe tra atroci sofferenze».

Per restare in tema animali, ieri la Giunta comunale ha dato l’ok al progetto di sterilizzazione delle nutrie che vivono nel laghetto dell’area verde di Pian di Massiano. Il progetto, proposto dall’Enpa per il contenimento della specie prevede la cattura e la sterilizzazione chirurgica direttamente in loco degli esemplari, con utilizzo di ambulanza veterinaria dell’Enpa. Quindi, la loro identificazione con microchip, il loro successivo reinserimento nel laghetto e un successivo monitoraggio dell’andamento numerico della popolazione animale stessa con cadenza biennale. «Si è reso necessario intervenire – ha spiegato il vicesindaco Urbano Barelli – perché il numero di nutrie presenti nel laghetto è andato aumentando in maniera eccessiva, data la prolificità di questo animale».